Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] la possibilità che si corrispondano in rima corpo e poco, coppie divergenti per la qualità delle consonanti comprese tra la vocaletonica e l’atona finale, che sono invece identiche). Salvioni (1911), dopo aver mostrato che in Bonvesin le voci del ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] sorde, applica l’accento per individuare le parole non piane (diffìcile, règola), segnala il timbro aperto delle vocalitoniche. Più audace e articolato il programma di Pier Gabriele Goidànich, fondatore nel 1910 della Società Ortografica Italiana ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] c’era -u, abbiamo [-u] anche oggi ([ˈisːu] «lui», [ˈtutːu] «tutto», [ˈbːrau] «bravo»), ma se le vocalitoniche sono [-ɛ-, -e-, -ɔ-, -o-] (vocali ‘medie’), in fine di parola si ha [-o] anche per -u latina ([ˈtembo] e non [ˈtembu], «tempo», [ˈfoko] e ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dalla forma scritta, letta secondo le norme ortografiche e ortofoniche tradizionali. Così, il peso della grafia determina il timbro delle vocalitoniche (per es., bl[u] e non bl[ø], dal francese bleu, adattato anche graficamente in blu o, meno spesso ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ); a San Mauro Forte (Mt) [ˈkustə, ˈkusːə, ˈkudːə] e [ˈkːa, ˈdːo, ˈdːa].
2.2.1Per quel che riguarda i sistemi vocalicitonici, nella Lucania a sud dei fiumi Sauro e Agri e nella Calabria contigua si trovano alcuni fra i dialetti più conservativi del ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] sillabica delle parole includenti geminate tale da implicare anomalie nelle regole di allungamento delle vocalitoniche (le vocalitoniche che precedono le geminate risulterebbero allungate, come quelle in sillaba aperta non finale, diversamente ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] . Essi furono distinti e aumentati a 28, utili a rappresentare i fonemi stabili (25 consonanti e 3 semivocali, o vocalitoniche) della lingua araba classica, con il metodo della punctatio (arabo naqṭ: nuqṭa 'punto, goccia d'inchiostro'; i'jām, 'ajam ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] , au latino si è monottongato in [ɔ] quando si era già chiusa la dittongazione delle mediobasse (§ 1.2).
Le vocalitoniche, a contatto con un’altra vocale che non sia -i, tendono a chiudersi: io, mio, mia, tuo, tua, ecc., ma miei, tuoi, suoi, con ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] Qui le condizioni sono quelle del versante adriatico del Mezzogiorno, fra le quali si segnalano:
(i) forti sviluppi delle vocalitoniche, a volte con abbassamenti di un grado (a San Benedetto del Tronto [pəˈlːetːʃə] «pelliccia», [ˈfomə] «fumo», [ˈrɛt ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] ’intera regione (ne permangono tracce nell’aretino e nel garfagnino: § 3.2); del resto, la dittongazione delle vocalitoniche medio-basse in sillaba aperta è da taluni interpretata come tratto residuale metafonetico. Ancora pan-toscano nel parlato ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...
tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...