CUNGI, Francesco
Francesco Federico Mancini
Figlio di Leonardo (Leoncini, 1857) e nipote di Giovan Battista, nacque a Sansepolcro (prov. di Arezzo) e fu attivo nella seconda metà del sec. XVI. Un documento [...] i lavori della soffitta"dove è detto che il C., dopo aver dipinto nella biblioteca della sagrestia del duomo di Volterra la pala del Martirio di s. Sebastiano, ricevette 66 scudi e mezzo. Queste notizie filtrano senza apprezzabili variazioni in tutte ...
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FRANCIOTTI, Giovanfrancesco
Paolo Cherubini
Nacque nel 1456, probabilmente a Lucca. La data di nascita si desume dalla testimonianza di Jacopo Gherardi da Volterra, secondo il quale il F. aveva l'età [...] da Verona e Michele Canensi, a cura di G. Zippel, in Rer. Ital. Script., 2ª ed., III, 16, p. 204 n. 2; Jacopo Gherardi da Volterra, Il Diario romano, a cura di E. Carusi, ibid., XXIII, 3, p. 18; R. Arch. di Stato di Lucca, Regesti, V, Carteggio degli ...
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Scultore, ingegnere e pittore (Arezzo 1473 - Roma 1544), amico e forse collaboratore di Baccio da Montelupo a Firenze, fu attivo (1506) a Volterra e (1516) a Bologna, dove eseguì (1524 circa) a S. Petronio, [...] assieme ai figli Gabriele e Giovanni, la decorazione plastica dei due portali laterali. A Trento (1531-35), decorò la residenza di B. Clesio nel castello del Buonconsiglio. Fu infine (1536) a Bologna e ...
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Soluzione acquosa salina, più o meno concentrata, naturale o no. Si indicano con tale nome, per es., le acque saline di pozzi (Volterra) contenenti 100-300 g/l di sale e le soluzioni saline impiegate per [...] la preparazione e conservazione di alimenti (acciughe, formaggi ecc.), per la conservazione delle pelli ecc. Nella tecnica del freddo la s. trova molte applicazioni per il suo basso punto di congelamento ...
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PAGNINI del Ventura, Giovan Francesco
Renato Pasta
PAGNINI del Ventura, Giovan Francesco. – Figlio di Paolo e di Costanza di Giuseppe Canigiani, nacque a Volterra, primo di tre fratelli, il 22 giugno [...] archivio ed intendente di caratteri e carte antiche; amico di cuore di Tavanti, furbo e mescolato in tutte le cose di Volterra, contrario agli ecclesiastici. Vorrebbe la decimazione nuova perché non vi è altro che lui capace di eseguirla. È da aversi ...
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LYSANDROS (Λύσανδρος)
L. Guerrini
Supposto incisore di gemme; il suo nome appare nella forma ΛΥΣΑΝΔΡΟ su uno scarabeo conservato al museo di Volterra. Stephani, integra supponendo che il nome appaia [...] al genitivo, cioè che questo sia il nome del proprietario, perché gli scarabei firmati sono fino ad ora ignoti.
Bibl.: G. Welcker, in Rhein. Mus., N. S., VI, p. 385; H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] G. per succedere a Raffaello nell'incarico, indica l'interesse e la stima che circondavano il pittore, dopo le opere di Volterra, e forse, anche in maggior misura, dopo la sua attività per gli Appiani, della quale nulla, per ora, è stato rintracciato ...
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Fredholm, equazione di
Fredholm, equazione di equazione integrale lineare in cui gli estremi di integrazione sono fissi (a differenza delle equazioni di → Volterra). A seconda che l’equazione sia di [...] prima o di seconda specie (→ equazione integrale) l’equazione di Fredholm ha rispettivamente una delle due seguenti forme:
L’equazione di prima specie può non avere soluzione per ogni scelta del secondo ...
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SARTESCHI, Pietro Paolo
Pietro Pietrini
– Nacque a Pisa il 21 dicembre 1920, dal matrimonio tra Umberto, medico psichiatra, direttore dell’ospedale psichiatrico di Volterra, e Amalia Merlo.
Terzogenito [...] Pisa, dal 1° agosto del 1943 al 31 luglio del 1945, prestò servizio come aiuto presso gli ospedali riuniti di Volterra. Lì Sarteschi ebbe modo di acquisire una notevole pratica medica e chirurgica, anche nelle situazioni di emergenza che il nosocomio ...
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Musicista (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Studiò a Roma, con A. M. Abbatini e forse anche con A. Carissimi. Frate minore, fu maestro a Volterra, Lucca, Firenze. Fin dall'Orontea (1649) e dal Cesare amante [...] (1651), il C. sentì l'attrazione degli stili operistici romani e veneziani, e più ancora nell'Argia data a Inns bruck nel 1655. Successivamente, nel 1661 trionfò a Firenze la sua Dori, da lui stesso allestita. ...
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volterrano
agg. e s. m. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Appartenente o relativo alla città di Volterra, in prov. di Pisa; abitante, originario o nativo di Volterra. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Volterrano, il territorio di Volterra....
volterriano
(o volteriano; anche voltairiano ‹volter-›) agg. – 1. Relativo al filosofo, storiografo e letterato francese François-Marie Arouet, detto Voltaire ‹voltèer› (1694-1778): l’opera v.; i poemi, i drammi, i romanzi v.; gli scritti...