Scultore (Rudolstadt 1742 - Weimar 1801), attivo soprattutto a Weimar, dove ottenne (1773) la carica di scultore di corte. Noto come ritrattista (Goethe, 1779). Opere nella Landesbibliothek di Weimar. ...
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Pittore (Eisenach 1804 - Weimar 1878). Allievo di H. H. Meyer a Weimar, protetto da J. W. Goethe, fu quindi in Italia (1826-31), influenzato da J. A. Koch e da B. Genelli. Nel primo periodo della sua attività, [...] romantico idealismo. Le opere più note sono le pitture e i disegni per l'Odissea (Berlino, Nationalgalerie). Suo figlio, Friedrich il Giovane (Weimar 1838 - Dresda 1901), fu pittore di soggetti storici, paesaggi e marine (Berlino, Nationalgalerie). ...
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Scultore tedesco (Weimar 1835 - Stoccarda 1916). Allievo di E. Rietschel a Dresda, lavorò con lui (1853-61) e ne condusse a termine il monumento di Lutero a Worms. Dal 1876 prof. alla scuola di belle arti [...] di Stoccarda. Eseguì gran numero di monumenti per diverse città tedesche. Molti modelli delle sue opere nel museo Donndorf a Weimar. ...
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(Staatliches Bauhaus Weimar) Istituto superiore di istruzione artistica, fondato a Weimar nel 1919 da W. Gropius per promuovere, in risposta alle esigenze che già dalla fine dell’Ottocento avevano dato [...] . Nonostante il successo ottenuto, il B., osteggiato dagli ambienti più conservatori, fu costretto a concludere la sua attività a Weimar (1925). Riaprì a Dessau, finanziato dal Comune, e nel 1926 gli fu riconosciuto il titolo di Hochschule für ...
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Pittore e acquafortista (Weimar 1712 - Dresda 1774); pittore di corte di Augusto III di Sassonia (1741) e ispettore della Galleria di Dresda, che allora si andava formando. Nelle sue pitture di svariato [...] soggetto (per lo più ritratti) accolse con eclettismo e abilità le maniere di quasi tutte le scuole pittoriche dei secc. 17º-18º ...
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Storico dell'arte (Blumenhagen 1763 - Weimar 1808). Esponente del Neoclassicismo e della settecentesca predilezione per l'Italia, dedicò gran parte delle sue opere a Roma, dove soggiornò dal 1793 al 1803 [...] del Canova, contengono saggi che vanno dal concetto del colore all'analisi dei dialetti italiani). Bibliotecario della duchessa Amalia di Weimar, F. scrisse una biografia di J. A. Carstens (1806) e fu anche uno degli editori delle opere di J. J ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] (disegni, incisioni figurative e ornamentali) al servizio della riforma. n Due suoi figli, Hans (Wittenberg 1510 - Bologna 1537) e Lucas il Giovane (Wittenberg 1515 - Weimar 1586), lavorarono nel suo studio e Lucas lo diresse dopo la sua morte. ...
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Pittore e incisore (Berlino 1798 - Weimar 1868). A Roma (1822-32), subì l'influsso di J. A. Carstens. Notevoli sono i disegni, per lo più a semplice contorno, e gli acquerelli ispirati alla Divina Commedia, [...] all'Iliade, all'Odissea, ecc ...
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Pittore (Lipsia 1884 - New York 1950). Studiò a Weimar, Parigi, Berlino, dove espose (1950) col gruppo della Secessione. Abbandonata la Germania nel 1937, fu successivamente a Parigi, Amsterdam (dal 1938) [...] e, dal 1947, negli USA dove insegnò nell'univ. di St. Louis e quindi nel Brooklyn Museum di New York. Essenziale per la sua formazione fu il contatto coi Fauves, dai quali derivò la violenza del colore ...
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Architetto (Pécs 1902 - New York 1981). Si formò al Bauhaus di Weimar (1920-24) e, quando la scuola si trasferì a Dessau, come giovane maestro diresse l'Officina del mobile (1925-27), sperimentando nuove [...] forme e materiali e realizzando, tra l'altro, la prima sedia in tubo d'acciaio (1925). Seguì Gropius a Berlino (1928-31) e poi negli Stati Uniti (1937), continuando a collaborare con lui nella progettazione ...
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weimariano
〈vai-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Weimar 〈vàimar〉, la città tedesca della Turingia dove fu promulgata, l’11 agosto 1919, la costituzione della cosiddetta Repubblica di Weimar (1919-1933). Come sost., abitante o nativo della città...