Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] ». Gli a., esseri superiori all’uomo (detti anche «figli» di Dio, Genesi 6, 2; Giobbe 1, 6), formano gli eserciti di Yahweh, fanno conoscere e osservare i suoi voleri: varcano le distanze in un attimo, appaiono agli uomini (talvolta in sogno o in ...
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Arte
Nell’architettura medievale, importante monumento sepolcrale di struttura complessa, a volte contenente le spoglie di un santo (a. di S. Domenico a Bologna, sec. 13°-15°; a. di S. Pietro Martire a [...] più sacro degli Israeliti, centro del culto divino. Aveva il nome di arōn ed era detta A., oltre che dell’alleanza, di Yahweh, di Dio, della testimonianza. Era di legno d’acacia, ricoperta all’esterno e all’interno da lamine d’oro puro, con quattro ...
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Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] , è l’interprete degli oracoli, e anche presso gli Ebrei, più che un annunciatore del futuro, è un portavoce e un interprete di Yahweh; ma in tutti e due i casi predice anche l’avvenire, da cui il significato di veggente, indovino, che si precisò in ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] la divinità, in t. o stante, è portata da esseri fantastici o reali connessi all'aria ed al mondo astrale; anche il t. di Yahweh è portato da ζῷα, da cherubini (Ezech., i, 4 ss.; x, 1). Il t. assume così un proprio valore cosmologico.
Dall'Urartu ci ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] più antico patrimonio religioso ebraico, che trova espressione nei primi libri della Bibbia, fa capo alla credenza in un Dio nazionale, Yahweh. Questi, come è proprio al Dio di un popolo nomade, non ha sede fissa, ma si manifesta tra le nubi, nelle ...
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Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] reagirono i Profeti, soprattutto per un maggiore affinamento del senso del divino, senza tuttavia proscrivere, per es., il culto di Yahweh nell’arca; solo dopo l’esilio, il giudaismo cominciò a proibire il culto delle i., benché in epoca imperiale vi ...
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Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] vocabolo iad indica tanto la mano quanto la potenza (per es., Esodo 15, 6: "La tua destra, Yahweh, è illustre per la forza, / la tua destra, Yahweh, frantuma il nemico"). Sia pure con sfumature diverse la mano ricopre, dunque, un valore di 'forza' in ...
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ARCA DELL'ALLEANZA (ebraico ărōn ha-bĕrīt)
G. Garbini
L. Rocchetti
G. Garbini
L. Rocchetti
Oggetto dell'antico culto ebraico, istituito, secondo l'Antico Testamento (Esodo, xxv, 10), da Mosè per volere [...] fonti bibliche appare chiaro che l'A. ne assunse diversi col volgere del tempo. Concepita inizialmente come trono di Yahweh (I Samuele, iv, 4; I Cronache, xiii, 6), fu quindi usata come palladio in situazioni belliche particolarmente gravi, quali ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] insistere sui testi poetici e letterari confluiti nella B. stessa (si cita, come esempio, il "Libro delle battaglie di Yahweh" ricordato da Numeri, 21-24, ma molti altri casi si possono aggiungere), poiché comunque apparterrebbero a età troppo alta ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali [...] diversi edifici restano non chiare; è certo comunque che la dimora reale era contigua al tempio, la casa di Yahweh, facendo parte, con le sue dipendenze e annessi, di uno stesso complesso architettonico, suddiviso, come i palazzi mesopotamici, in ...
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Yahweh
‹iahu̯èh› s. m., ebr. – Nome di Dio, che dagli Ebrei non viene mai pronunciato, per cui la sua forma è nota da adattamenti greci; la scrittura consonantica Yhw, Yh, Yw della parola, che compare in papiri aramaici, fa supporre una pronuncia...
yahwista
‹iavì-› agg. (pl. m. -i). – Relativo a Yahweh. Con uso sostantivato, è anche denominazione convenzionale della prima delle quattro fonti che, secondo una diffusa ricostruzione filologica, sono confluite a costituire il testo del Pentateuco,...