(russo Moskva) Città capitale della Russia (12.409.738 ab. nel 2017), e dell’oblast´ omonima, all’incrocio dei fiumi Moscova e Oka. Forma un’unità amministrativa autonoma, il cui limite è segnalato dall’autostrada [...] rinunciare definitivamente a Kiev e ai territori ucraini al di là del Dnepr.
Patriarcato di Mosca
Dopo l’assunzione del titolo di zar da parte di Ivan IV il Terribile, Teodoro I (o meglio il reggente Boris Godunov) ottenne nel 1589 dal patriarca di ...
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Sacerdote secolare, poi monaco (Veljaminov, Nižnij Novgorod, 1605 - Jaroslavl´ 1681); archimandrita a Mosca (1646-47), metropolita di Novgorod (1648), patriarca (1652) e consigliere (fino al 1658) dello [...] Chiesa come superiore allo Stato provocò un conflitto con lo zar. N. si ritirò nel monastero della Resurrezione (1658) da , lo privò della sua dignità. Rinchiuso nel monastero Belozerskij, vi morì quando lo zar stava per trasferirlo presso Mosca. ...
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Figlio (Monaco 1817 - Pietroburgo 1852) di Eugenio di Beauharnais. Inviato (1837) dallo zio Luigi re di Baviera in Russia, fu bene accolto dallo zar Nicola, di cui sposò la figlia primogenita Maria (1839), [...] ottenendo il titolo di altezza imperiale. Nel 1843 e nel 1848 si disse di lui che aspirasse al trono d'Italia, ma furono voci senza reale fondamento ...
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Pittore e incisore (Mosca 1626 - ivi 1686); dopo A. Rublëv è il più celebre maestro dell'antica pittura russa. Eseguì diverse commissioni dello zar e della sua corte, diresse anche la scuola di pittura [...] e i lavori di pittura parietale. Ma fu soprattutto il pittore delle icone, che cercò di liberare dallo schematismo e dal convenzionalismo tradizionale, attento ai valori naturalistici e chiaroscurali. ...
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Architetto (Montagnola, Lugano, 1788 - ivi 1845), attivo in Russia. Iniziò a lavorare con il padre Giovanni Battista (1762-1819), architetto al servizio dello zar che, tra l'altro, aveva collaborato alla [...] riedificazione del Cremlino dopo l'incendio del 1812. Significativo esponente del neoclassicismo, G. realizzò a Mosca numerose opere: l'Università (1817-19), il palazzo del Consiglio di tutela, la Casa ...
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Nacque il 30 settembre 1811 da Carlo Federico, granduca di Sassonia Weimar, e dalla granduchessa Maria, figlia dello zar Paolo I di Russia. Ricevette un'educazione letteraria non priva d'influssi della [...] la Francia, intento frustrato dal Gontaut e dal ministro francese degli esteri Decazes, che fecero appello al veto dello zar di Russia. Anche il Kulturkampf incontrò la più aperta disapprovazione dell'imperatrice, che, sebbene protestante ed aliena ...
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Ribelle bulgaro (sec. 11º); nel 1040 si mise a capo dell'insurrezione dei Serbi e dei Bulgari contro l'imperatore bizantino Michele IV il Paflagone, asserendo di essere figlio dello zar Gabriele Radomir [...] Romano. Acclamato zar, si diresse su Salonicco costringendo alla fuga Michele IV, ma associatosi nel comando il figlio dello zar Giovanni Vladislao, Alusian, fu da lui accecato. Sconfitti i ribelli a Salonicco, fu portato prigioniero a Costantinopoli ...
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Venne costruito per volere dello zar Pietro il Grande (1715), che gli diede il nome di Porto Baltico, come auspicio all'avvenire grandioso che per questo porto egli sognava. Baltiski è infatti in eccellente [...] posizione, su una baia profonda 20-30 m., nella parte nord-occidentale dell'Estonia, a 42 km. dalla capitale Tallinn (Reval); il suo clima è migliore di quello di Tallinn (media temperatura annua 4,6, ...
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EROE / EROINA
È uno dei casi di nome maschile che forma il femminile in modo irregolare con il suffisso -ina, come ➔gallo / gallina e zar / zarina.
VEDI ANCHE femminile, forme particolari del ...
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GALLO / GALLINA
È uno dei casi di nome maschile che forma il femminile in modo irregolare con il suffisso -ina, come ➔eroe / eroina e zar / zarina.
VEDI ANCHE femminile, forme particolari del ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...