GRADENIGO, Bartolomeo (Andrea)
Michela Dal Borgo
Nacque il 3 marzo 1729, secondogenito maschio, da Bartolomeo (I) (detto Gerolamo) di Bartolomeo (V) di Gerolamo e Giustiniana Morosini di Andrea (il matrimonio [...] podestà a Padova, incarico da cui fu "dispensato" il 22 dicembre per essere nuovamente rieletto, il 31 dicembre, provveditore in Zecca. Il 9 genn. 1783 fu chiamato come savio alla Mercanzia, dall'11 settembre fu membro del Collegio alle pompe e il ...
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ROLANDO (Rolandus/Orlandus Guamignani/Guarmignani) da Lucca
Sara Menzinger
ROLANDO (Rolandus/Orlandus Guamignani/Guarmignani) da Lucca. – Autore del più antico trattato di diritto pubblico prodotto [...] meno remota la supposizione di interessi nel campo della zecca lucchese. Benché fondata sul solo argomento della prossimità , all’accordo fra Lucca e Pisa sul funzionamento delle rispettive zecche, siglato a Pisa nella chiesa di S. Sisto nel 1181 ...
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BRIZI, Antonio
Luigi Gennari
Nato a Perugia nel 1751, studiò in patria lettere e giurisprudenza, ma coltivò anche gli studi filosofici e la poesia, mostrando grande versatilità. Nel 1779 divenne notaio; [...] inoltre conservare l'ufficio d'agente del Trasimeno in Roma, giovando non poco alla città. Ottenne la riapertura della zecca a Perugia e una riforma dell'Ateneo perugino; si occupò della guardia nilzionale, ma i risultati a Perugia furono scarsi ...
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RUCELLAI, Pandolfo (in religione fra Santi)
Francesco Martelli
– Nacque a Firenze il 13 agosto 1436, da Giovanni di Paolo Rucellai e da Iacopa di Palla Strozzi.
Il padre, messo da giovane al banco degli [...] : nel maggio-giugno del 1469 fu chiamato a far parte della Signoria, mentre nel 1473 fu uno dei consoli della Zecca. Lo stesso anno fu anche incaricato dalla Repubblica di una missione diplomatica a Ferrara, in occasione delle nozze tra Ercole ...
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AVOGARO degli Azzoni, Rambaldo
Luigi Moretti
Figlio del conte Marcantonio e di Maria Francesca di Rovero, nacque a Treviso l'11 nov. 1719: la sua famiglia aveva rappresentato un ruolo eminente nell'ambito [...] e delle tendenze dell'Avogaro.
La migliore delle sue opere, come giustamente rilevarono i contemporanei, è senz'altro il Trattato della zecca e delle monete ch'ebbero corso in Trivigi fin tutto il secolo XIV, in G. A. Zanetti, Nuovo trattato delle ...
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BANDINI, Giovanni, detto Giovanni dell'Opera
Luisa Marcucci
Figlio di Benedetto, nacque a Castello (Firenze) nel 1540 circa. Fu scolaro del Bandinelli, alla morte del quale, nel 1560, continuò i rilievi [...] busto di Cosimo, collocato sulla porta esterna dell'Opera del Duomo nel 1572, quello di Francesco, sopra una porta della Zecca Vecchia nel 1577, e il busto, idealizzato con gusto quattrocentesco, del Brunelleschi (Firenze, Museo dell'Opera); pure nei ...
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BIANCHI, Antonio
Nicola Parise
Nato a Savignano sul Rubicone (Forlì) il 27 marzo 1784, da Tommaso e da Cecilia Beltramelli, compì i propri studi a Rimini, dove si era trasferito insieme col padre all'età [...] queste monete alle emissioni della Italia centrale e meridionale; ma il riscontro puntuale con l'esemplare coniato di zecca riminese permetteva al B. di suggerire anche per esse una loro appartenenza a Rimini. Questa attribuzione, avvalorata per ...
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ARDITI, Michele
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Nato a Presicce (Lecce) il 12 sett. 1746, da Gaspare e da Francesca Villani, fu mandato dal padre a Napoli, ove ebbe a insegnante A. Genovesi. Si dedicò allo studio del diritto e [...] otium il lavoro erudito (è del 1795 una supplica al re per avere in concessione la soprintendenza all'archivio della Regia Zecca), non tanto per necessità economiche quanto piuttosto per trovare e creare un ambiente adatto ai suoi studi. Nel 1797 l'A ...
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FERRERO FIESCHI, Filiberto
Fulvia Salamone
Nato nel 1504 da Besso Ferrero, conte di Candelo, e da Francesca di Challant, apparteneva ad una delle più illustri e potenti famiglie biellesi. Nel 1517 fu [...] altro tre splendidi palazzi in Roma. Fra i privilegi concessi dall'imperatore e dal papa vi era quello di battere moneta. La zecca di Masserano sotto il governo del F. fu sempre attivissima: il F. faceva alterare le più comuni monete estere allora in ...
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FIALA, Giuseppe Antonio
Giusi D'Alessandro
Nacque nella prima metà del sec. XVII, probabilmente a Napoli. Con il nome di Capitano Sbranaleoni (ennesima denominazione della maschera del Capitano) recitò [...] Margherita, Ranuccio duca di Panna, richiedeva che il F., la moglie, i figli e il cognato si unissero, a Mantova, a N. Zecca per dar vita ad una compagnia che recitasse per i Gonzaga.
Nel 1674 Marzia e il F. costituirono una loro compagnia che, però ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...