AUDINOT, Rodolfo
Uomo politico, nato a Bologna il 21 gennaio 1814, morto ivi il 30 marzo 1874. A diciott'anni appartenne a quel gruppo di valorosi che insorsero contro il governo pontificio, e prese parte al fatto d'arme del Monte, presso Cesena. Si recò poi all'estero e fu in relazione a Parigi con gli esuli italiani colà riparati dopo il fallimento del moto dell'Italia centrale del 1831; tornato in patria, fu, nel 1847, uno dei fondatori del Felsineo, giornale bolognese creato dai liberali emiliani con il proposito di persuadere Pio IX a concedere riforme di governo; e anzi, ai primi dell'anno successivo, l'A. s'aggiunse al Montanari e al Rusconi, recatisi a Roma per ottenere dal pontefice la creazione d'un ministero laico, e la promessa d'apprestamento d'armi e di soldati per la guerra dell'indipendenza. Entrò (giugno 1848) nel Consiglio dei deputati, e l'anno dopo nell'Assemblea costituente romana, dove si dichiarò per la repubblica, ma invocò forma moderata di governo. Dopo la caduta della repubblica, esulò in Toscana, donde fu sfrattato a istanza del governo pontificio, poi a Genova, dove rimase fino al 1859. Eletto deputato all'Assemblea delle Romagne, dopo l'annessione entrò nel parlamento a Torino, schierandosi nel partito di destra. Notevole fu il suo discorso pronunziato nella seduta del 25 marzo 1861 sulla questione romana, che fu lo spunto della memoranda dichiarazione del Cavour e dell'ordine del giorno che proclamava Roma capitale d'Italia. Il 6 febbraio 1870 fu creato senatore.
Bibl.: A. Dallolio, La difesa di Venezia nel 1848, Bologna 1920.