Uomo politico italiano (Bologna 1814 - ivi 1874); esule a Parigi per i moti del 1831, fu nel 1847 tra i fondatori del Felsineo e all'inizio del 1848 si recò a Roma per ottenere da Pio IX la promessa di un ministero laico. Membro della Costituente romana (1849), esule in Toscana, poi a Genova, fu deputato dal 1860 e senatore dal 1870. Un suo discorso (25 marzo 1861) sulla questione romana offrì lo spunto alle note dichiarazioni del Cavour e all'ordine del giorno che proclamava Roma capitale d'Italia.