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sacro

di Adriano Favole - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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sacro

Adriano Favole

In contatto con la divinità

La nozione di sacro è di grande importanza in molte religioni. Luoghi, oggetti e persone sacri, secondo molte credenze religiose, mettono in comunicazione il mondo degli uomini con l’aldilà. Il carattere peculiare del sacro nasce da una speciale relazione con la divinità o con le potenze del mondo sovrannaturale

Manifestazioni sacre

Sacro è un termine di largo uso ma di difficile definizione. Un utile punto di partenza può essere quello di elencare ciò che, in una specifica società o religione, viene considerato tale. Sacri possono essere alcuni luoghi – come la cima di un monte, una moschea, un santuario, una pozza d’acqua – oppure periodi di tempo, come il mese di Ramadan per gli islamici, il giorno di Natale per i cristiani, il momento dell’iniziazione per una società africana. Sacri possono anche essere alcuni oggetti (come la croce o una bandiera), determinate persone (sciamani, sacerdoti, guaritori), certi testi (la Bibbia, il Corano o composizioni orali, come i miti delle origini) e infine alcune azioni o performances (come riti, canti, danze).

Sacro e profano

Che cosa hanno in comune tutte queste manifestazioni del sacro? Il sacro è stato anzitutto definito come qualcosa di separato o proibito: in questo senso esso si oppone al profano. Un tempio, per esempio, si distingue da un luogo profano – un’abitazione, una piazza – perché si può accedere a esso soltanto adottando particolari comportamenti, come purificarsi lavandosi nell’acqua benedetta oppure togliendosi le scarpe. Vi sono luoghi sacri in cui è del tutto proibito entrare, o il cui accesso è permesso soltanto a persone particolari, come i sacerdoti.

Il carattere speciale del sacro nasce dalla credenza secondo cui esso ha una relazione particolare con divinità, potenze o forze del mondo sovrannaturale. Il sacro si trova in una posizione intermedia tra il nostro mondo e l’aldilà: adottando comportamenti appropriati come riti, sacrifici, preghiere è possibile porsi in relazione con antenati e divinità. L’accesso a luoghi, tempi e oggetti sacri è insieme desiderato e temuto: in molte religioni la violazione dei divieti concernenti il sacro è all’origine di malattie e disgrazie. Al contrario, accostarsi al sacro mediante riti e comportamenti corretti può fornire benefici al credente.

Credenti e studiosi

Riflettendo sul sacro occorre tenere distinto il punto di vista dei credenti – ossia di coloro che aderiscono a una religione – da quello degli studiosi. Per i credenti le manifestazioni del sacro sono per lo più indiscutibili. Gli studiosi delle religioni invece si pongono in una prospettiva analitica: essi si chiedono, per esempio, se l’opposizione sacro/profano sia presente in tutte le culture umane. Se è vero che in molte religioni questa distinzione esiste, è altrettanto vero che è molto variabile il grado di proibizione o interdizione verso gli oggetti sacri. Inoltre, in molte religioni il sacro non rinvia a un mondo sovrannaturale bensì a esperienze più profonde e significative appartenenti al mondo umano.

Gli studiosi si sono chiesti anche perché alcuni oggetti diventino col tempo sacri. A questo proposito si è parlato di processi di sacralizzazione, per descrivere quelle fasi della vita religiosa in cui luoghi, tempi, oggetti o persone si trasformano da profani a sacri. Alla morte di una persona venerabile, per esempio, il corpo subisce un processo di sacralizzazione, e le ossa diventano reliquie, cioè oggetti di venerazione.

Il perché del sacro

Gli studiosi hanno spiegato in molte maniere la diffusa presenza del sacro nelle società. Da un punto di vista psicologico, le manifestazioni del sacro possono offrire fiducia e infondere coraggio al credente; da un punto di vista sociologico, il sacro e le credenze a esso legate servono a creare solidarietà e unione tra i membri di un gruppo. I simboli sacri sarebbero l’incarnazione dei valori fondamentali di una società.

Alcuni autori considerano il sacro come l’espressione di un sentimento religioso proprio di tutti gli esseri umani: esso sarebbe la manifestazione di una fede nell’esistenza di un ordine, di un significato profondo dell’esistenza che si nasconde dietro il caos apparente del mondo. In ogni caso occorre osservare che l’identificazione di un oggetto – luogo, persona e così via – come un simbolo sacro è legata all’educazione e alla cultura di un individuo.

Vedi anche
rito Il complesso di norme che regola lo svolgimento di un’azione sacrale, le cerimonie di un culto religioso. Suo connotato essenziale è l’imprescindibilità da un ordinamento preesistente alle singole azioni sacre; diversamente si possono avere manifestazioni soggettive di religiosità, non riti. 1. Caratteri ... sacrificio Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche beneficio. 1. Generalità Il sacrificio è di centrale importanza nella maggior parte delle religioni; ... tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi. ● Un genere particolare del tabu è quello che riguarda le parole o i nomi; esso si fonda sulla concezione secondo cui ... tempio Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro. archeologia Il tempio classico nasce in Grecia in età arcaica. Nella civiltà cretese-micenea ...
Indice
  • 1 Manifestazioni sacre
  • 2 Sacro e profano
  • 3 Credenti e studiosi
  • 4 Il perché del sacro
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE CONCETTI in Religioni
Altri risultati per sacro
  • sacro
    Enciclopedia on line
    Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a profano). Antropologia S. e profano Il concetto di s. è fondamentale nello studio delle religioni, ...
  • Sacro
    Enciclopedia delle scienze sociali (1997)
    Giovanni Filoramo Introduzione Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un verso, a partire da molteplici punti di vista, esse convergono nel prendere atto dell'inevitabilità e dell'irreversibilità ...
  • SACRALITÀ
    Enciclopedia Italiana (1936)
    SACRALITÀ Franz Rudolf Merkel . Il concetto del sacro appartiene alle categorie fondamentali della moderna fenomenologia della religione, specialmente in rapporto all'essenziale distinzione di sacro e profano, di potente e di relativamente privo di potenza. È appunto necessario intendere questa differenza ...
Vocabolario
sacro¹
sacro1 sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
sacro²
sacro2 sacro2 agg. e s. m. [dal lat. tardo os sacrum, calco del gr. ἱερὸν ὀστέον «osso grosso», interpretato come «sacro»]. – In anatomia umana, osso sacro (o semplicem. sacro), osso impari mediano simmetrico, che fa parte allo stesso tempo...
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