ACCARDO, Salvatore
Violinista, nato a Torino il 26 settembre 1941. Dopo aver studiato violino al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con L. d'Ambrosio, diplomandosi nel 1956, ha seguito all'Accademia Chigiana di Siena il corso di perfezionamento di Y. Astruc. Vincitore dei concorsi internazionali di Vercelli (1955) e Ginevra (1956), di quello dell'Accademia Chigiana (1957), del Trofeo Primavera della Rai (1958) e del prestigioso concorso Paganini di Genova (1958), si è in seguito dedicato a un'intensissima attività concertistica, sia come solista che in gruppi da camera, esibendosi nelle più importanti sale da concerto europee e americane. Tra i moltissimi riconoscimenti tributatigli, il Grand Prix du Disque nel 1965 e il Premio nazionale Diapason d'oro (1971). Si è più volte cimentato anche con la direzione d'orchestra e ha insegnato all'Accademia Chigiana di Siena dal 1973 al 1980. Numerose le sue edizioni di musiche violinistiche del passato, come il Sesto Concerto di Paganini, le Variazioni sulla Carmagnola e i 24 Capricci di Paganini.
Considerato il più grande violinista italiano della sua generazione, A. si distingue come interprete per una grande naturalezza esecutiva e una tecnica prodigiosa, che gli consente di affrontare con successo le pagine più difficili della letteratura violinistica mondiale. Il suo repertorio spazia dal barocco (Vivaldi, Bach) al Novecento (Bartók, Prokof'ev, Sciarrino), passando per il classicismo (Mozart, Beethoven), il romanticismo (Schubert, Mendelssohn) e il tardo Ottocento (Čajkovskij, Sibelius).
Date le sue peculiari doti A. è considerato un ideale interprete paganiniano (ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per violino e orchestra). Con gli anni ha tuttavia allargato i suoi interessi alla musica da camera, eseguita al fianco di validi solisti come B. Giuranna, D. Asciolla o F. Petracchi, e alla direzione d'orchestra alla guida dell'Orchestra da camera italiana. Dirige inoltre a Napoli le Settimane di musica d'insieme, che hanno ritmo annuale.
Bibl.: J. Creighton, Discopaedia of the violin, 1889-1971, Toronto 1974; C. Kolbert, Touch of gold, in Records and Recording, 20, 10 (1977), p. 20; S. Accardo, L'arte del violino, a cura di M. Delogu, Milano 1987.