Denominazione («auto-edizione») usata per indicare la diffusione, nell’URSS, di opere letterarie o saggistiche al di fuori dell’editoria ufficiale. Tale pratica, fiorita a partire dai tardi anni 1960, riguardava opere scritte appositamente per il s., opere composte per la pubblicazione ufficiale ma colpite da censura, opere pubblicate dall’editoria ufficiale in tirature ridotte, opere di scrittori di epoche precedenti ‘dimenticati’ dalla cultura ufficiale ecc. Spesso attraverso il s. venivano diffuse opere di scrittori sovietici già pubblicate all’estero; allo stesso modo, editori occidentali potevano pubblicare testi già diffusi nel samizdat.