(o Tera; gr. Σαντορίνη) Isola della Grecia (75 km2 con 12.440 ab. nel 2001), nel Mar Egeo, la più meridionale delle Cicladi. Il nome antico dell’isola era Thíra, e così ancora si chiama il centro maggiore, posto sulla costa nord-occidentale. Principali risorse economiche sono il turismo e l’esportazione di vini pregiati.
Insieme con un gruppo di isole minori, costituisce i resti di un’antica caldera sprofondata in età preistorica e che appartiene all’arco vulcanico e borda la placca egea, in corrispondenza di una zona di subduzione, al di sotto della quale la placca africana si immerge verso N. L’isola è costituita interamente da rocce vulcaniche; il substrato mesozoico affiora in corrispondenza della maggiore elevazione (Monte Sant’Elia, 566 m). Calcari triassici e scisti cristallini si rinvengono sia alla base della parete interna della caldera, al disotto delle più antiche colate laviche, sia all’interno del cono vulcanico. Le rocce vulcaniche più antiche sono datate radiometricamente a 2-1,5 milioni di anni fa (Pleistocene Inferiore). Nell’isola sono stati riconosciuti 3 cicli eruttivi, caratterizzati da colate laviche basaltiche, dacitiche e riodacitiche che si alternano a prodotti piroclastici. Il secondo di questi cicli, risalente all’età del Bronzo, è quello durante il quale si formò l’enorme caldera (3500 anni a.C.) che portò allo sventramento dell’originario vulcano. Durante questo ciclo si verificarono uno o forse due terremoti e si ebbe il collasso della caldera probabilmente responsabile della formazione di uno tsunami. Questo produsse a 2500-3500 m di profondità la sospensione dei sedimenti presenti sul fondo e la successiva deposizione di uno strato, potente alcuni metri, costituito da torbiti pelagiche.
Nei pressi del moderno villaggio di Akrotìri gli scavi hanno riportato alla luce i resti di un antico abitato distrutto intorno al 1650 a.C. da fenomeni vulcanici e sismici. Questo risulta costituito da edifici di più piani con le pareti talora affrescate con scene naturalistiche di vedute di città, paesaggi in cui si muovono animali esotici che, non facendo parte della fauna egea, testimoniano contatti con regioni lontane. Abbondante la ceramica e le suppellettili domestiche. In età romana la città fu ricostruita per la gran parte. Terra di S. Tufo andesitico contenente abbondanti frammentini pomicei, che si trova nelle isole greche di S., Thirasìa e Aspronìsi. Dotato di proprietà del tipo di quelle delle pozzolane, è adoperato per la preparazione di leganti idraulici.