Sassonia-Coburgo e Gotha Ducato appartenente alla linea ernestina dei Wettin dal 1485; nel 1714 Giovanni Ernesto di Sassonia-Saalfeld (1658-1729) unì Coburgo a Saalfeld e nel 1826 Ernesto I, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (1784-1844), ereditando il ducato di Gotha e cedendo il principato di Saalfeld, assunse il titolo di duca di Sassonia-Coburgo e Gotha. Ultimo duca regnante fu Carlo Edoardo (1884-1954), che abdicò nel 1918. Nel 1920 il ducato si smembrò: Gotha entrò a far parte della Turingia, Coburgo della Baviera. Leopoldo, fratello di Ernesto I, fu eletto re dei Belgi (1831); il figlio Alberto sposò la regina Vittoria d’Inghilterra. Dei discendenti di questo ramo belga dei S., Stefania, figlia secondogenita di Leopoldo II re del Belgio (castello di Laeken 1864 - Martinsberg 1945), sposò nel 1881 l’arciduca ereditario d’Austria Rodolfo d’Asburgo; ma fu dall’inizio un matrimonio infelice, che ebbe come epilogo la tragedia di Mayerling (➔ Asburgo, Rodolfo d’); nel 1900 Stefania sposò in seconde nozze il nobile ungherese E. Lónyay. Carlo, conte di Fiandra (Bruxelles 1903 - Ostenda 1983), secondogenito del re Alberto I, essendo il fratello Leopoldo III prigioniero in Germania, fu nominato reggente (1944) e tale rimase anche dopo la liberazione del sovrano per l’insorgere del conflitto tra questo e gli altri poteri dello Stato. La reggenza, modello di scrupolosa osservanza delle norme costituzionali, ebbe termine nel 1950 con la riassunzione del trono da parte di Leopoldo III.
I discendenti di un altro fratello di Ernesto I, Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Koháry, marito di Maria II, regnarono in Portogallo (1853-1910).
Alla famiglia appartenne anche la dinastia regnante in Bulgaria dal 1887 al 1946. Cirillo, secondogenito di re Ferdinando I di Bulgaria (Sofia 1895 - ivi 1945), con la morte di Boris III (1943) esercitò la reggenza assieme a B.D. Filov e al generale N. Mikov, accanto al minorenne zar Simeone. Con l’ingresso delle truppe sovietiche, Cirillo e gli altri reggenti furono destituiti, condannati a morte e fucilati.