Logico e filosofo statunitense (n. Bayshore, New York, 1940 - m. 2022); docente della Rockefeller University (New York) dal 1968 al 1976, dal 1977 ha insegnato alla Princeton University. Ha elaborato una semantica formale per la logica intuizionistica e per quella modale, estendendo successivamente i risultati di quest'ultima all'analisi filosofica del riferimento dei termini del linguaggio naturale. Di qui è nata la teoria causale del riferimento, secondo cui il riferimento di un termine t è determinato da un nesso causale che collega ogni possibile uso di t all'oggetto che gli è stato associato al momento della sua introduzione nel linguaggio. Un nome proprio è inoltre concepito come un "designatore rigido", ossia un termine che designa lo stesso individuo in ogni "mondo possibile" in cui ha un referente, e le asserzioni d'identità in cui compare sono considerate "metafisicamente necessarie", ossia vere in ogni mondo possibile. K. ha anche proposto un'originale teoria della verità che riesce a eliminare alcuni inconvenienti della teoria di A. Tarski relativi a paradossi. Tra i suoi scritti: Naming and necessity (1980; trad. it. 1982), Wittgenstein on rules and private language (1982; trad. it. 1984); Philosophical troubles. Collected papers Vol. 1 (2011); Reference and existence. The John Locke lectures (2013).