scaloide Successione di parallelogrammi o di parallelepipedi aventi una base sopra una determinata retta o un determinato piano, e tali che due successivi abbiano un lato o una faccia sovrapposti. Il termine si usa nella teoria dell’integrazione; per es., data una funzione y=f(x), definita in un intervallo (a, b), si dice s. inscritto o circoscritto alla curva y=f(x) lo s. costituito dai rettangoli che hanno per base n segmenti Δx1, Δx2,..., Δxn in cui si divide l’intervallo (a, b) e per altezza rispettivamente i segmenti immagine dell’estremo inferiore o superiore di f(x) nell’intervallo Δxi. Se la f(x) è integrabile in (a, b), l’area dello s. rappresenta un valore approssimato per difetto o rispettivamente per eccesso dell’integrale di f(x) in (a, b).