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estremo

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E. di una funzione Data una funzione univoca f a valori reali, definita in un insieme I, si possono presentare le seguenti due possibilità: a) esiste un numero reale (e quindi infiniti) tale che tutti i valori della f sono a esso inferiori o al più uguali; b) preso un qualsiasi numero reale positivo A, esiste sempre qualche valore della f che supera A. Nel caso a) si consideri il più piccolo dei numeri reali che godono della proprietà indicata: tale numero si dirà l’ e. superiore della f in I. Nel secondo caso si dirà che l’e. superiore della f in I è +∞. Analoghe definizioni per l’ e. inferiore. È da sottolineare il fatto che l’e. superiore (o inferiore) della f non è necessariamente il suo massimo (o il suo minimo) valore in I; può darsi infatti che esistano valori della f, i quali differiscono di quanto poco si vuole dal valore dell’e. superiore (o inferiore), senza che tuttavia l’e. (superiore o inferiore) sia esso stesso un valore della f. Per es., la funzione y=x/(1+x) nell’intervallo (0, +∞) ha come e. superiore il valore 1, che però non viene assunto dalla funzione in nessun punto dell’intervallo. Naturalmente però il massimo e minimo valore della f in I, quando esistono, coincidono rispettivamente con l’e. superiore o inferiore della funzione stessa. Va rilevato, peraltro, che il termine estremo, quando si considerino i massimi e i minimi, relativi o assoluti, di una funzione è usato per indicare indifferentemente sia un suo massimo sia un suo minimo (relativo o assoluto); e ciò allo scopo di potere trattare contemporaneamente nel modo più comodo questioni di massimo e di minimo. E. di una proporzione Sono detti e. di una proporzione il primo e il quarto termine di essa (il secondo e il terzo sono i ‘medi’).

Per quanto riguarda gli e. di un intervallo ➔ intervallo.

Vedi anche
estremante In matematica, per una funzione, l’estremante è un punto del suo campo di definizione, in corrispondenza del quale si ha un massimo o un minimo (un estremo) per la funzione. L’estremante si chiamerà relativo o assoluto se tale è l’estremo. Analoga definizione vale per un funzionale: in quest’ultimo caso ... numero reale Ogni numero relativo razionale o irrazionale. I numeri reale, numero sono dati, perciò, da tutti i possibili sviluppi decimali sia limitati sia illimitati, e questi ultimi sia periodici sia sprovvisti di periodo. ● Due differenti ordini di problemi suggerirono ai matematici l’opportunità di introdurre ... applicazione matematica Il concetto di applicazione è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di applicazione di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di P corrisponde un ben determinato elemento ... definizione filosofia L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel loro insieme lo definiscono: definizione reale, soprattutto nella filosofia scolastica, quella che ...
Categorie
  • ANALISI MATEMATICA in Matematica
  • ARITMETICA in Matematica
Tag
  • NUMERI REALI
Vocabolario
estrèmo
estremo estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o temporale, di qualche cosa: all’e. orizzonte;...
estremità
estremita estremità s. f. [dal lat. extremĭtas -atis, der. di extremus «estremo»]. – 1. Il punto o la parte estremi, il luogo dove una cosa ha termine: l’e. di una lancia, l’e. delle dita, l’e. di una fune. Nella costruzione navale, indica...
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