Scholz
Scholz Heinrich (Berlino 1884 - Monaco di Baviera 1956) teologo, filosofo e logico tedesco. Studiò a Berlino e a Erlangen. Insegnò teologia e filosofia della religione a Berlino e successivamente filosofia a Kiel. Proprio a Kiel venne a conoscenza dei Principia mathematica di A.N. Whitehead e B. Russell, che orientarono decisamente i suoi interessi in direzione della logica, della matematica e della storia di tali discipline. Nel 1929 Scholz ottenne una cattedra di filosofia a Münster, dove, nel 1943, fondò l’Istituto per la logica matematica e la ricerca sui fondamenti. Egli tuttavia legò costantemente interessi logici e teologici, sia motivando i primi con argomenti metafisico-teologici, sia sottoponendo ad analisi logica argomentazioni metafisiche o teologiche del passato, come per esempio il celebre argomento ontologico di sant’Anselmo d’Aosta riassunto nell’enunciato che Dio è «Id quo maius cogitari nequit» (ciò di cui non si può pensare il maggiore). Dal punto di vista filosofico, egli affermò una concezione platonizzante sorretta da un’approfondita conoscenza delle posizioni filosofiche e logiche di Leibniz, Bolzano e Frege. In logica osteggiò tanto il formalismo, per la sua incapacità di dar conto della semantica dei linguaggi formalizzati, quanto il costruttivismo, per le arbitrarie limitazioni antropocentriche che esso poneva alla logica. Tra le opere di logica: Abriss der Geschichte der Logik (Schizzo di storia della logica, 1921), Mathematische Logik (Logica matematica, 1952, in collaborazione con H. Hermes), Grundzüge der mathematischen Logik (Lineamenti di logica matematica, postumi, 1961, terminati da G. Hasenjaeger) e gli importanti saggi raccolti in Mathesis Universalis (postumi, 1961).