(gr. Σκίρων o Σκείρων) Mitico brigante corinzio, figlio di Pelope. Stando sull’altura del territorio di Megara, sulle rocce dette appunto Scironie, costringeva i viandanti a lavargli i piedi, e poi li precipitava in mare dove erano fatti a pezzi da un’enorme tartaruga; fu ucciso da Teseo. I Megaresi lo ritennero invece un eroe benefattore. Secondo un’altra tradizione Teseo e S. sarebbero stati cugini e Teseo per espiare l’uccisione di S. avrebbe fondato in suo onore i giochi istmici.