Giornalista e editore italiano (Città di Castello 1951 - Roma 2017). Grande personaggio dell’editoria e della cultura italiana, ha studiato grazie a una serie di borse di studio per studenti meritevoli, provenendo da un’umile famiglia di origine contadina. Ha mostrato sin da piccolissimo la sua passione per i libri e nel 1968 è diventato responsabile del settore culturale del “Quotidiano dei lavoratori”, giornale del gruppo Avanguardia operaia. È approdato poi al Manifesto dove si è occupato della celeberrima Talpa libri, l’inserto del giovedì; ha avuto rapporti molto solidi con Michelangelo Notarianni, con tutto il gruppo attuale del Manifesto ed anche con Gianni Riotta. È diventato direttore dell’inserto domenicale del Manifesto, lavorando con Francesco Sisci e Federico De Melis. Il suo legame con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana è stato stretto, ha avuto rapporti con vari membri del Consiglio scientifico, ed uno privilegiato con Rita Levi Montalcini che gli ha affidato, insieme ad Enrico Alleva, la pubblicazione in italiano della sua Nobel Lecture (la Montalcini ha vinto il Nobel nell’ottobre del 1986). Questa Nobel Lecture è uscita per i tipi della casa editrice romana Theoria, presso la quale Cesari ha agito dalla fondazione come una sorta di consulente più o meno occulto. Ha inventato la collana Ritmi per Theoria, dalla quale sorgerà la collana Stile Libero di Einaudi che rimane il suo più importante lascito all’editoria italiana. Per Theoria ha pubblicato un’intervista a Giulio Einaudi, che dimostra fino a che punto Cesari fosse da Einaudi considerato come suo successore morale e civile nel mondo dell’editoria.