Personaggio del dramma Mercante di Venezia di W. Shakespeare.
Figura di ebreo usuraio corrispondente a uno stereotipo antisemita tradizionale ampiamente condiviso in epoca elisabettiana, che tuttavia, in confronto ad altre figure di Ebrei (per es., l'Ebreo di Malta di C. Marlowe), viene analizzata quasi sociologicamente e in qualche modo umanizzata. I tre motivi dell'avidità di denaro, dell'affetto per la figlia, dell'orgoglio di essere ebreo, s'intrecciano in Shylock in maniera complessa, e la sua figura appare insieme grottesca e tragica.