Re dei Massesili (seconda metà del sec. 3º a. C.); agli inizî della seconda guerra punica venne in conflitto con Cartagine, stringendo anche rapporti con Roma. Successivamente, però, S. si riavvicinò ai Cartaginesi, sia perché questi gli avevano consentito di allargare il suo dominio a spese della vicina tribù dei Massili (205), sia perché gli venne concessa in sposa la figlia di Asdrubale, Sofonisba. In conseguenza di ciò, fu, al tempo dello sbarco di Scipione in Africa (202), fedele alleato di Cartagine. Sconfitto ai Campi Magni, poi inseguito e nuovamente battuto da Lelio e Massinissa, cadde prigioniero e fu trascinato a Roma, dove è incerto se sia morto prima o dopo il trionfo di Scipione. Nel suo regno, che corrispose all'incirca all'odierna Algeria, aveva introdotto una sorta di ellenizzazione: tra l'altro si cinse di diadema e batté, per primo, moneta con la propria effigie.