significato
Il contenuto dei segni che servono per comunicare
Tutti i segni che servono per comunicare hanno un loro significato. Di enorme importanza sono i significati dei segni linguistici poiché in essi prendono forma e diventano comunicabili i contenuti del sapere umano
Il significato è la componente dei segni in cui si raccolgono e si modellano i contenuti dei vari sistemi semiotici – cioè i sistemi di segni sia naturali sia artificiali che servono per comunicare – che l’uomo è in grado di elaborare grazie alla facoltà di linguaggio. Hanno un loro significato i segni prodotti dall’arte pittorica, per esempio; ne hanno i segni prodotti dalla scultura; quelli che creiamo con la musica, con l’architettura, la moda e così via.
Il tipo di significato più rilevante è però quello dei segni linguistici, perché con la lingua riusciamo a studiare e a dare buone descrizioni degli altri sistemi semiotici. Per esempio, con le parole descriviamo bene com’è fatta una colonna, mentre il contrario non è quasi mai possibile: non possiamo usare una colonna per descrivere una regola grammaticale (grammatica).
È anche per questo che nei significati dei segni linguistici prendono forma tutti i contenuti che l’uomo elabora attraverso le esperienze sociali, lo studio e la riflessione: luoghi, momenti, persone, sensazioni, concetti scientifici, procedure tecniche, materiali e così via.
Nei sistemi linguistici troviamo due tipi principali di significato: significati grammaticali e significati lessicali (lessico).
I significati grammaticali sono sempre in numero assai limitato, sono molto ben distinti tra loro e si escludono a vicenda. Stanno tutti nei libri di grammatica studiati e sono illustrati dalla morfologia e dalla sintassi. È qui che troviamo, per esempio, forme come-avo, che in italiano indica la prima persona singolare dell’imperfetto indicativo di un verbo della prima coniugazione (am-avo).
I significati grammaticali sono molto poveri di riferimenti alla realtà concreta e da soli non possono dire qualcosa di qualche altra. Frasi fatte solo di significati grammaticali come i […]i […]iscono le […]e non si dicono e, se si dicessero, sarebbero incomprensibili.
L’importanza dei significati grammaticali è però strategica perché sono proprio questi a legare tra loro le parole in modo che formino frasi sensate e a legare le frasi alle situazioni in cui e di cui si sta parlando.
I significati lessicali appartengono invece a un numero illimitato di elementi. Si trovano raccolti nei diversi tipi di dizionari e vengono studiati e descritti dalla lessicologia.
I significati lessicali sono pieni di riferimenti concreti alle cose e agli eventi del mondo di cui parliamo e sono indispensabili per dire qualcosa di qualche altra. Così, la frase che abbiamo visto sopra diventa sensata quando intervengono dei significati lessicali, per esempio: i ghepardi ghermiscono le gazzelle.
A differenza dei significati grammaticali, quelli lessicali spesso sono molto vicini tra loro, come, per esempio, ghepardo, leopardo e pantera, e non di rado si sovrappongono almeno in parte, come succede tra casa, edificio, abitazione, alloggio, appartamento.
A dispetto di quel che sembra, i significati non sono mai entità oggettive e fisse. Al contrario, tutti i significati dipendono dalle comunità che li usano (sono cioè arbitrari) e tutti cambiano nel tempo seguendo l’evoluzione culturale umana (sono cioè mutevoli).
È per questo che i significati godono di plasticità semantica, la proprietà che ci permette di usare in situazioni comunicative sempre nuove parole che sono magari antiche di centinaia di anni. Ed è per la stessa ragione che i significati godono di un’altra importante proprietà, l’estensibilità semantica, grazie alla quale possiamo estendere un significato già formato a contenuti di conoscenza del tutto nuovi. Non ci sono dubbi che se fossero persone i significati sarebbero persone pazienti, utili, attente ed equilibrate. In una parola, intelligenti.