Smolensk Città della Russia centrale (316.525 ab. nel 2008), situata sulla via che dalla Polonia porta a Mosca. Sorta sulle rive del Dnepr conserva, nella parte più antica, le mura fatte erigere da Boris Godunov (16° sec.). La città è sede di istituzioni culturali quali un museo di arte applicata russa, università, un teatro; e di un apparato industriale notevole, nei settori metalmeccanico, tessile (lino), del legno, della ceramica e alimentare. Importante nodo ferroviario per le comunicazioni con Mosca, San Pietroburgo, gli Stati baltici e la Polonia. È capitale dell’oblast´ omonima (49.800 km2 con 1.106.035 ab. nel 2008), la cui popolazione è in gran parte dedita all’agricoltura e in particolare alla coltura del lino.
Ricordata sin dal 9° sec., deve la sua importanza politica e commerciale alla posizione geografica sul Dnepr, a mezza strada fra Kiev, Polock e Novgorod. Costituita in principato, acquistò molta importanza grazie al principe Rostislao (1127-1160); nel 14° sec. fu contesa fra i principi di Mosca e la Lituania, che la conquistò nel 1395. Presa dalla Russia nel 1514, ceduta alla Polonia nel 1618, nel 1654 tornò alla Russia cui rimase definitivamente dopo il trattato di Andrusovo (1667).