Figlio (Wołczyn 1732 - Pietroburgo 1798) del generale S. Poniatowski, condotto in Russia dalle relazioni di parentela con i Czartoryski, divenne l'amante di Caterina, moglie dell'erede al trono Pietro. Tornato in patria (1758), per concorde volere di Federico II e di Caterina II fu eletto re di Polonia (1764). Legato alla Russia e fautore di riforme in campo politico ed ecclesiastico (riaffermazione del potere monarchico contro il particolarismo della szlachta, concessione dei diritti politici agli acattolici), fu avversato dal partito tradizionalista patriottico, che diede vita alla Confederazione di Bar, prendendo le armi contro il sovrano e contro le truppe russe stanziate in Polonia (1768-72). Dopo la prima spartizione del regno, si dedicò con successo ai problemi interni, sostenuto da un ceto di intellettuali e di politici illuminati di cultura francese, realizzando una riforma del sistema educativo e proclamando la Costituzione del 3 maggio 1792. Ma l'opposizione nobiliare fu abilmente sfruttata da Caterina II, che procedette alla seconda spartizione, mentre S. A., paralizzato dalla preponderanza delle forze russe e dalla sua stessa mancanza di carattere, rimase sostanzialmente inattivo. Durante l'insurrezione di T. Kościuszko fu in effetti privato del potere: in seguito alla terza spartizione abdicò (1795). Alla morte di Caterina II fu invitato da Paolo I a stabilirsi a Pietroburgo, dove morì.