Regista cinematografico statunitense (New York 1928 - Harpenden, Hertfordshire, 1999). Fotografo dall'età di 17 anni, iniziò a realizzare documentarî e poi a produrre da sé lungometraggi di finzione (tra cui i notevoli The killer's kiss, 1953, e The killing, Rapina a mano armata, 1956), affermandosi con il film di guerra Paths of glory (1957), un classico del cinema antimilitarista. Da allora si cimentò nei diversi generi cinematografici, riuscendo a piegarli alla sua visione del mondo lucida e disincantata: il kolossal (Spartacus, 1960); la riduzione letteraria (Lolita, 1962, da V. Nabokov; A clockwork orange, Arancia meccanica, 1971, da A. Burgess; Barry Lyndon, 1975, da W. Thackeray); la satira in chiave fantapolitica (Doctor Strangelove or how I learned to stop worrying and love the bomb, 1964); la fantascienza (2001: a space odyssey, 1968, uno dei primi film in cui si fece largo uso di effetti speciali); l'horror (Shining, 1980) e ancora il film di guerra (Full metal jacket, 1987, sul conflitto in Vietnam); l'ultimo film da lui diretto fu Eyes wide shut (1999), tratto dal racconto Traumnovelle di A. Schnitzler. Sperimentatore di tecniche e stili, creatore di spettacoli che hanno lasciato un profondo segno nell'immaginazione collettiva, K. è considerato uno dei maggiori registi della seconda metà del sec. 20º. Nel 2021 è stata allestita presso il Magazzino delle Idee di Trieste una mostra antologica delle fotografie scattate in età giovanile dal regista per il magazine Look.