SUFETULA
. Città dell'Africa, oggi Sbeïtla in Tunisia. Della storia più antica della città nulla sappiamo, e poco anche della più recente. A giudicare dal tracciato regolare della sua pianta si direbbe di fondazione romana. Tra il sec. II e il III d. C. fu dapprima municipio, poi colonia; prima della riforma dioclezianea fece parte dell'Africa Proconsolare, poi della Bizacena. Sede episcopale fino dalla metà del secolo III, fu importante centro di vita cristiana, soprattutto sotto i Bizantini, che ne fecero una delle basi della difesa del paese contro i Berberi. Vi risiedeva nel 647 il patrizio Gregorio, quando gli Arabi, giungendo in questa parte dell'Africa, attaccarono le truppe bizantine, e, forse nelle vicinanze della città, le sconfissero, uccidendo lo stesso patrizio.
La città costituisce un centro archeologico di una certa importanza. Al centro di essa è il foro, piazza quadrangolare di m. 67 × 70, recinta, il cui ingresso è costituito da un arco a tre fornici dedicato ad Antonino Pio. Nel fondo della piazza s'innalza il Campidoglio, il quale è formato, caso piuttosto raro, da tre templi distinti, il centrale più grande, congiunti fra loro. A sud-est del foro sono una chiesa, delle terme, e presso la riva del fiume, che ha lo stesso nome della città, i resti del teatro. Un vasto complesso di costruzioni cristiane del sec. V-VI è a nord-est dello stesso foro: si tratta di due chiese, molto ampie, di una cappella e di un battistero con vasca battesimale rivestita di bei musaici. Altre chiese sono più a nord-ovest presso l'anfiteatro, mentre non lontano da questo il fiume è valicato da un ponte-acquedotto, costruito tra il sec. IV e il V. Dalla parte opposta della città, verso sud, sono alcuni fortini di bassa età, e un areo a un solo fornice dedicato sotto la tetrarchia.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., VIII; A. Merlin, Forum et églises de Sufetula (Notes et documents publiés par la Direct. des Antiquités de la Tunisie, V), Parigi 1912, con bibl. anteriore; P. Gauckler, Basiliques chrét. de la Tunisie, ivi 1913, tav. XII. Per gli scavi più recenti: Bull. arch. Comité, 1913, p. clxxxiv; 1914, p. clxii; Compt. Rend. Acad. Inscr., 1914, p. 482.