supereterodina In radiotecnica, tecnica di rivelazione indiretta introdotta nel 1918 da E.H. Armstrong per i ricevitori radiofonici, secondo la quale un oscillatore a radiofrequenza, posto nel ricevitore, viene utilizzato per produrre dei battimenti con il segnale ricevuto, ottenendo così un nuovo segnale detto di media frequenza (➔ eterodina); da quest’ultimo segnale è ottenuto successivamente per rivelazione il segnale fonico in banda base. Le frequenze relative al segnale di media frequenza sono generalmente di qualche centinaio di kHz e quindi al di sopra della banda acustica, da cui il nome di supereterodina. Fra gli altri vantaggi, tale tecnica permette di ottenere in modo semplice la sintonizzazione su diverse stazioni emittenti semplicemente modificando la frequenza dell’oscillatore locale. Adottata nella quasi totalità dei radioricevitori, risulta fondamentale nelle tecniche dei ponti radio e delle microonde, dove gran parte dei circuiti sono a media frequenza (IF, intermediate frequency).