Tavola in legno o materiale plastico, opportunamente sagomata, fornita sul lato inferiore di tre pinne terminali, con cui si pratica il surfing, sport acquatico (talvolta detto esso stesso s.) che consiste nel rimanere in piedi sulla tavola, 'cavalcando' la parete dell'onda. Le dimensioni della tavola (in genere comprese tra 2 e 3 m) variano a seconda della categoria e della statura dell'atleta, nonché delle condizioni ambientali. Nato probabilmente in Polinesia, il s. ha raggiunto la massima popolarità nel decennio 1960-70 negli USA e poi nel mondo. Il s. è praticato oggi, e largamente diffuso, anche solo per diporto, senza cioè alcun fine agonistico. Esistono inoltre delle varianti del s. nelle quali l'atleta, utilizzando apposite tavole (di diverse forme e dimensioni), si posiziona sulle ginocchia (ingl. knee-board ) o con il corpo disteso (ingl. body-board ). In Italia la pratica del s. è amministrata dalla Federazione italiana surfing (FISURF), riconosciuta dalla International surfing association (ISA), il principale ente mondiale.