tavola matematica T. (o tabella) di composizione (o di moltiplicazione, o di Cayley) di un gruppo Specchio, o quadro, che contiene i prodotti degli elementi del gruppo a due a due. Se il gruppo è finito, si costruisce scrivendo in una riga, da sinistra a destra, gli elementi gi del gruppo a partire dall’elemento unità; e in una colonna, dall’alto in basso, gli elementi gi nello stesso ordine, a partire dall’elemento unità, già scritto. Nel punto (o ‘casella’) d’incontro della riga che ha per elemento iniziale gh e della colonna che ha per primo elemento gk si scrive il prodotto gh gk.
Nella logica matematica, t. di verità (o tabella di verità) di un connettivo, tabella schematica che permette di stabilire se una proposizione A costruita con quel connettivo è vera o falsa, una volta che sia noto se sono vere o false le proposizioni che formano A; più in generale, t. di verità di una formula F del calcolo delle proposizioni è uno schema che illustra i valori di verità che quella formula assume in corrispondenza dei valori di verità delle proposizioni semplici che compaiono in F. musica T. armonica La superficie piana di legno che, negli strumenti musicali a corde, ha la funzione di aumentare il fattor di merito della struttura risonante (negli strumenti ad arco, in cui sorregge il ponticello e presenta due aperture allungate a forma di f, è chiamata anche piano armonico). storia T. di legno ricoperta di cera (tabula cerata) in cui scrivevano gli antichi; tabula rasa, la tavoletta in cui si era cancellato lo scritto spianando la cera con l’estremità dello stilo.
Lastra di legno, marmo o bronzo in cui nell’antica Roma erano incise scritture di interesse pubblico. Il diritto romano non conobbe una pubblicazione formale delle leggi. Per le leggi ritenute di particolare importanza si provvedeva a un’affissione pubblica e perpetua, questa avveniva dapprima su t. di legno imbiancato o, più raramente, di marmo. Numerosi altri documenti furono incisi, per conservarne il ricordo, su bronzo, talora su marmo: senatoconsulti, atti imperiali, decreti magistrali, atti municipali, di collegi, liste di magistrati, calendari (➔ fasti), documenti privati di vario genere. tecnica T. di arricchimento Nella tecnica mineraria, apparecchio usato per ottenere la separazione dei grani di sostanze diverse, sfruttando la differenza di dimensioni e di densità. I tipi più semplici sono costituiti da una t. leggermente inclinata, lungo la quale si fa scorrere un velo d’acqua: i grani più piccoli e di più elevata densità offrono una maggiore resistenza alla forza di trascinamento dell’acqua, mentre quelli più leggeri e più grossi si spostano con essa. Un maggior grado di separazione è consentito dalle t. a scosse, formate da una superficie piana, rettangolare, e leggermente inclinata rispetto all’orizzontale secondo la direzione dell’asse minore. Il materiale da separare e l’acqua sono introdotti a un’estremità del lato superiore della t. che si muove con moto alternativo secondo la direzione dell’asse maggiore. La t. è munita di regoli di legno che formano dei canali solitamente paralleli alla direzione del moto. I grani più piccoli e più leggeri, avendo una minore velocità di caduta, sono tenuti in sospensione dalla corrente d’acqua e scaricati in corrispondenza del lato inferiore della t.; i grani con maggiore velocità di caduta si raccolgono nei canali e sono successivamente scaricati per effetto del moto della tavola. Costruttivamente diversa è la t. a nastro, formata da un nastro continuo portato da un’incastellatura animata di moto oscillatorio; il nastro è leggermente inclinato e si muove dal basso verso l’alto. Il materiale viene lasciato cadere contemporaneamente all’acqua sull’estremità più alta del nastro e, per azione del moto dell’incastellatura, si stratifica sul nastro stesso con i grani di densità maggiore in fondo e quelli più leggeri in superficie. L’acqua trascina i grani leggeri verso il basso, mentre quelli di densità maggiore si muovono con il nastro e sono scaricati all’altra estremità.