Svarog Figura mitologica dei Russi pagani, menzionata nella glossa alla traduzione russa della Chronographia di Malala quale padre di Daž´bog (➔); nel contesto, S. è identificato con Efesto dell’originale greco, presentato evemeristicamente come un re d’Egitto che introdusse tra gli uomini la metallurgia, mentre Daž´bog è identificato con Elio. Per S. il problema verte sul suo rapporto con le figure di Daž´bog e di Svarožič, il dio russo del fuoco che però da un’attenta lettura delle testimonianze appare anche come dio solare, quindi tutt’uno con Daž´bog. Se Svarožič si legge come patronimico («figlio di Svarog» è detto esplicitamente in Malala), non sorgono difficoltà di rilievo rispetto all’insieme dei dati; la difficoltà è invece nell’uso del patronimico stesso, mentre è conforme all’uso slavo e lituano il ricorso alla forma diminutivo-affettiva del nome divino. Svarožič sarebbe allora il «Piccolo Svarog»; e S. «fuoco celeste» avrebbe in lui il suo aspetto terrestre del fuoco (che nelle fonti è quello venerato sotto l’essiccatoio del grano), inteso come un «fuoco solare».
Svarožič, con il nome di Zuarasic, era adorato anche presso i Redirii (Slavi occidentali), fatto questo che attesterebbe la presenza di almeno una grande divinità comune agli Slavi occidentali e orientali. Inoltre era riconosciuto come divinità suprema, rango che ne testimonierebbe il carattere solare, non da semplice dio del fuoco; in Russia la qualità di dio del fuoco si mantenne anche in età cristiana: il suo culto si praticava in privato, mentre quella di dio solare divenne meno saliente.