Cronista danese, contemporaneo di Saxo Gramaticus (sec. 12º); di nobile discendenza, studiò forse a Parigi e fu poi al seguito dell'arcivescovo Absalon, primate della chiesa nordica e condottiero dei Danesi contro i Vendi. La sua Historia regum Daniae compendiosa (dalle origini mitiche al 1185) narra appunto, con intenti celebrativi e talvolta con forza drammatica, le tradizioni leggendarie del passato eroico e le lotte dei Danesi (sotto re Valdemaro I e i suoi figli) per il predominio del Baltico e per l'evangelizzazione delle genti slave e tedesche affacciantisi su quel mare. È anche autore d'uno scritto sulle norme che regolavano il diritto di successione al trono danese.