Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] sempre più evidente nei successivi tentativi, che riguardano sia i casi in cui il narratore si dedica a trame più agili e svelte, come in qualche novella di tono picaresco di Cervantes e nel Diablo cojuelo (1641) di L. Vélez de Guevara, sia romanzi ...
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Medico, nato a Empoli il 20 febbraio 1759, morto a Firenze il 20 dicembre 1820. Si laureò a Pisa nel 1780, nel 1782 fu nominato medico astante nell'ospedale di S. Maria Novellaa Firenze. Per incarico [...] del granduca Leopoldo l progettò il nuovo manicomio di Bonifacio che nel 1789 accolse i dementi prima ricoverati nell'ospedale di S. Dorotea, regolandone il trattamento con metodi più umani. Raccolse le ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] S. Maria Novella e la Vergine col Bambino in trono per la chiesa di Ognissanti, G. fu attivo a Rimini nei primissimi appunto i polittici della pinacoteca di Bologna, di S. Croce a Firenze, di S. Pietro (ora Pinacoteca Vaticana). Sono invece eseguiti ...
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Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti [...] sulle due sole opere firmate: la Madonna col bambino in S. Maria Novellaa Firenze e quella che fa parte della tomba del doge Marco Cornaro, in SS. Giovanni e Paolo a Venezia. In queste due sculture, ma soprattutto nella seconda, l'esperienza ...
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GIOVANNI del Biondo
A.G. De Marchi
Pittore documentato a Firenze dal 1356 sino alla morte, avvenuta nell'ottobre del 1398.L'artista sembra essersi formato nell'orbita della cultura orcagnesca e avere [...] aiutanti di questi nella cappella Strozzi in S. Maria Novellaa Firenze, dove la sua mano è stata prevalentemente notato ancora in altri testi figurativi, circostanza che ha portato a supporre l'uso di disegni del primo da parte del secondo ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] intorno al 1363-1367 da Andrea di Bonaiuto nel Cappellone degli Spagnoli di S. Maria Novellaa Firenze - bene sembra accordarsi alle ultime opere romane di A. e in particolare al sacello vaticano, che i disegni Grimaldi mostrano ornato, alla base ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] del governo, ma si sentiva già in difficoltà. Queste furono confermate a novembre dalla caduta di Parri, e al congresso del febbraio 1946 contrattazione aziendale. Foa fu allora mandato con Agostino Novellaa dirigere la FIOM, che orientò in base ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] principi e ambasciatori", il teatrino agiva dalle 21 o 21,30 fin verso le 8 del mattino seguente.
Una novellaa ballo del B. e di S. A. Luciani, La fantasima, su canzoni italiane del secolo XVI, con scene e costumi del Marchi e per l'interpretazione ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] Poliziano e Demetrio Calcondila, nell'affresco di Domenico Ghirlandaio situato nella cappella Tornabuoni della chiesa di S. Maria Novellaa Firenze.
La produzione poetica in latino del L. è stata pubblicata in edizione critica da Perosa (Christophori ...
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CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] ("ad ultimum"), piuttosto che immaginare che l'Ostiense l'abbia avuto giovanissimo maestro prima di farsi domenicano (in S. Maria Novellaa Firenze verso il 1266), per collocare così la nascita di C. poco prima della metà dei XIII secolo (come fa il ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...