Poeta, filologo e letterato arabo di Siria (n. Ma῾arrat an-Nu῾mān 973 - m. 1058). Cieco, visse ritirato e lontano dalla corte. Su una vasta produzione erudita o classicheggiante, si eleva la raccolta delle [...] a un'etica austera e a uno scettico pessimismo nei confronti delle religioni rivelate, islamismo compreso. Nella Risālat al-ghufrān ("Epistola del perdono"), bizzarra fantasia escatologica in prosa, si è creduto scorgere un precedente orientale della ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] aver influito sulle origini della lirica romanza. A eccezione di questi sviluppi periferici e l’opera originale di qualche solitario (come il poeta-filosofo di Siria Abū’l-‛Alā’al-Ma‛arrī, m. 1058), la poesia araba classica si esaurisce nel più vieto ...
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Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] combattuta e due volte spodestata dai Fāṭimiti. Anch'essa riunì alla sua corte poeti, come Abū 'l-‛Alā' al-Ma‛arrī (973-1057).
Dal 1067 al 1070 la regione di Aleppo fu devastata da pestilenze e dai saccheggi delle orde turche; il potere dei Fāṭimiti ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] atei famosi, vissuti fra il sec. IX e l'XI, e cioè: Abu'l-Husain Ahmad ben Yaḥyá al-Rāwandī, Abū Hayyān ‛Alī al-Tauḥīdī (morto nel 1009) ed Abū'l-‛Alā' al-Ma‛arrī (morto nel 1057).
Nella Grecia antica l'ateismo ha i suoi rappresentanti più decisi nei ...
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Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] , ai racconti edificanti di pietà popolare, dalle fantasie satiriche di letterati come l'Epistola del perdono di Abūl-‛ Alā ' al-Ma'arrī alle elucubrazioni di mistici come Ibn'Arabī. Del vastissimo materiale così adunato, egli additava presunti ...
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Siria
Adolfo Cecilia
Francesco Gabrieli
La S., intesa come regione storica, era nel Medioevo molto più estesa dell'attuale unità statale.
Comprendeva di fatto tutta la regione siriaco-palestinese, [...] dell'arabista Asín Palacios (v.), tra i vari echi destati nel mondo arabo, ne destò di particolari in S., essendo stato siriano quell'Abūl-‛ Alā ' al-Maʽarri (973-1057), poeta pensatore e filologo, a una cui bizzarra opera escatologica (la Risālat ...
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ṬĀHĀ HUSAYN
. Letterato egiziano, nato a Maghāghah nel 1889, professore all'Università egiziana del Cairo. È una delle più rappresentative figure della letteratura araba moderna. Appassionato studioso [...] hanno suscitato vivaci polemiche.
Ricordiamo fra le sue opere gli studî su Abūl-‛Alā' al-Ma‛arrī (1914), e Ibn Khaldūn (1917), i saggi critici raccolti sotto il titolo Ḥadīth al-Arba‛ā', (Conversazioni del mercoledì, 1925-26), il volume Fī sh-shi ...
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Celebre poeta, filologo e letterato arabo, cieco, nato nel 363 èg. (973 d. C.) in Ma‛arrat an-Nu‛mān, città tra Aleppo ed Emesa, morto nel 449 èg. (1058 d. C.).
In Europa è noto soprattutto per le sue [...] , di carattere pessimista e contrarie ai dogmi; e per la sua Risālat al-ghufrān (l'epistola del perdono) in prosa rimata, nella quale M. Asín, nel 1919, ha creduto di scoprire una delle fonti della Divina Commedia (v. arabi: Letteratura).
Bibl ...
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