Quarto re di Roma (dal 640 al 616 a. C. secondo la tradizione). Nipote di Numa, anch'egli avrebbe restaurato la religione; conquistate molte città latine, ne avrebbe trasferita la popolazione a Roma, dando così origine alla plebe romana. Conquistato il territorio fino alle foci del Tevere, avrebbe fondato Ostia. Erano a lui attribuite le fortificazioni del Gianicolo, la costruzione del ponte Sublicio ...
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MARCIO RUTILO, Gaio (C. Marcius L. f. C. n. Rutilus)
Gaetano De Sanctis.
Romano di famiglia plebea, fu console per la prima volta nel 357 a. C., nel quale anno gli viene ascritta la sottomissione dei [...] di diritto romano è ipotesi di qualche moderno, il quale nella persona storica di M. vuol vedere il prototipo del re AncoMarcio, il leggendario fondatore di Ostia. Ma se anche le vittorie di M. possono avere avuto qualche importanza nella vita di ...
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Agglomerato urbano costituito dai due centri distinti, propriamente denominati O. Antica (10.185 ab. nel 2008) e Lido di O. (88.620 ab. nel 2008), nel Comune di Roma. Il primo include la zona archeologica [...] malarico detto Stagno di O. (95 km2), che si estendeva verso SE.
La fondazione di O. è attribuita dalla tradizione letteraria ad AncoMarcio, ma i ritrovamenti anteriori al 4° sec. a.C. sono sporadici. Nel 4° sec. a.C. fu fondato il castrum militare ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] Festo, si riconosce Ficana, una delle comunità precocemente investite dall'espansionismo romano (la conquista è attribuita dalla tradizione ad AncoMarcio). Come a Castel di Decima, all'Acqua Acetosa-Laurentina ecc., già nell'8° secolo a.C. un aggere ...
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LIVIO, Tito (T. Livius)
Gaetano De Sanctis.
Storico latino. Nacque a Padova nel 59 a. C., morì nel 17 d. C. Delle vicende esteriori della sua vita non sappiamo quasi nulla. Visse a lungo in Roma ed ebbe [...] . La prima perioca ci appare in due redazioni diverse che si sogliono designare con le sigle Ia e Ib; Ib comincia con AncoMarcio ed è quindi lacunoso al principio, Ia è integro, ma differisce per il carattere da tutte le altre perioche. Queste, come ...
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Il denaro fu l'unità monetaria presso i Romani; per la sua bontà, incontrò largo favore anche nei popoli confinanti dell'Impero. Il nome rivisse poi nel Medioevo (fr. dénier), dopo la riforma monetaria [...] genî, personificazioni di città e di regioni, ed effigi-ritratto di personalità leggendarie o storiche (Romolo, Numa, AncoMarcio, Bruto, Domizio Enobarbo, ecc.), cosicché l'effige di Roma finisce per sparire definitivamente dal denaro dopo i primi ...
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SERVIO TULLIO
Plinio Fraccaro
. Il sesto re di Roma. Mentre una leggenda raccontava che la madre sua Ocrisia, nobile signora latina, era già incinta di lui quando la guerra l'aveva resa schiava di Tanaquilla [...] la vita. Per le sue esimie doti, Tarquinio lo volle suo genero; e quando il re fu colpito dai figli di AncoMarcio, Servio, ad istigazione di Tanaquilla, che aveva fatto correre voce che le ferite non erano mortali, assunse il potere, lo mantenne ...
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Distribuzione fatta al popolo di una determinata quantità (congius) di olio o di vino da un magistrato o da un aspirante a una magistratura. Quest'uso sussisteva già durante la repubblica (anzi lo troviamo [...] attribuito addirittura al re AncoMarcio); ma, come tante altre istituzioni, sotto l'impero fu riservato in Roma al solo imperatore, e i magistrati municipali erano incaricati d'impedire che le elargizioni dei privati prendessero proporzioni troppo ...
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. Città antica del Lazio, sul Tevere, all'11° miglio della via Ostiense (oggi Dragoncello), ricordata soltanto durante la espansione di Roma verso la foce del fiume, secondo la tradizione, quando da Anco [...] Marcio fu distrutta insieme con altre città del Lazio e i suoi abitanti furono trasportati sull'Aventino e nella valle del Circo Massimo. Plinio la elenca tra i clara oppida del Lazio (Nat. Hisi., III, 68). Il culto che ci è testimoniato di Mars ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] della separazione la differenza etnica e visto nella p. i popoli soggiogati (secondo B.G. Niebuhr, i Latini sottomessi da AncoMarcio; altri hanno contrapposto a un patriziato sabino o etrusco una p. latina); per T. Mommsen la p. deriva dalla ...
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precorrere
precórrere v. intr. e tr. [dal lat. praecurrĕre, comp. di prae- «pre-» e currĕre «correre»] (coniug. come correre; nell’intr., aus. essere). – 1. letter. a. intr. Correre avanti, andare avanti ad altri, superare nella corsa: Acate...
meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce m. nelle materie letterarie che in quelle...