Hùbal Dio del paganesimo arabo, adorato in età preislamica alla Mecca, dove nella Ka‛ba esisteva un suo idolo antropomorfico. Non è menzionato nel Corano e si è supposto che all’epoca di Maometto alla [...] Mecca fosse chiamato Allāh ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] se si pensa che il tempio è il luogo che palesa la divinità, la quale a sua volta ha aspetto antropomorfo. Vitruvio, quindi, scegliendo nell'immagine dell'uomo quella che più si avvicina alla rappresentazione degli dei, e stabilendo una relazione ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] esempio di unità concreta. 12. L'antitesi tra idealismo e meccanicismo. 13. L'idealismo nella nuova scienza. 14. Fondamento antropomorfico dell'idealismo e del meccanicismo. 15. L'idealismo in fisica e in matematica. 16. L'idealismo in psicologia, in ...
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Tapio Divinità dei Finlandesi orientali e dei Careli precristiani, conservata nella poesia e nelle tradizioni popolari e menzionata da Mikael Agricola (16° sec.). Considerato un ‘Signore della foresta’ [...] fatto che talora nei canti runici appare come figura femminile (la ‘Madre della foresta’), mentre a un certo livello antropomorfico porta la sua parentela: T. ha una moglie, Mielikki (a sua volta ‘Signora della foresta’), e dei figli, probabilmente ...
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ATREO, Maschera di
G. Bermond Montanari
Una delle cinque maschere d'oro rinvenute nelle tombe a fossa del recinto reale sull'acropoli di Micene (v.), precisamente nella IV tomba, e, per i tratti individualistici [...] e dovevano essere fissate a sarcofagi di legno, all'altezza della testa del morto, per dare a queste casse un aspetto antropomorfico. La cronologia delle tombe è fissata intorno al XVI sec. a. C.
Bibl.: H. Schliemann, Mykene und Tyrins, New-York 1878 ...
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Marco Somalvico
L'i.a. è una moderna disciplina sorta nell'ambito della scienza dei calcolatori e dell'informatica che negli anni recenti, specialmente per merito dell'avvento [...] Ciò vuol dire che in i.a. non esiste un'ideologia che porti a preferire, a priori, l'adozione di modelli antropomorfici, anche se tali modelli non sono comunque esclusi a priori dalla possibilità di essere scelti (cioè non esiste nemmeno un'ideologia ...
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Fisiologo (Boscoducale 1822 - Roma 1893). Esercitò la professione medica a Utrecht, insegnò poi a Heidelberg chimica fisiologica, anatomia comparata, fisiologia e antropologia. Abbandonata la cattedra [...] J. Liebig di conciliare teologia e scienza, espressione di un positivismo materialistico ostile a qualsiasi concetto antropomorfico o teleologico, volto a sottolineare, in modo spesso dogmatico e rigidamente riduzionistico, il ruolo dei determinanti ...
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Scultore italiano (Lomazzo 1926 - Como 2005). Parallelamente agli studî in giurisprudenza frequentò l'accademia di Brera completando la sua formazione con frequenti viaggi all'estero (1944-48). Dopo un [...] di più decisa matrice organica (Discesa dello Spirito Santo, 1968-72, Bergamo, chiesa del Santo Spirito; progetto per il Giardino antropomorfico e la Baignade, 1982, Parigi, per il parco de la Villette; fontana per la sede della società Saint-Gobain ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo grande scultore moderno, Constantin Brancusi introduce nuove prospettive di [...] successiva come Émile-Antoine Bourdelle e Aristide Maillol, lavorano entro i limiti di un simbolismo classicista, monumentale e antropomorfico. Brancusi propone da subito una strada assai diversa per la scultura, con forme e metodi nuovi.
Conosce ...
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Psicologo statunitense (Williamsburg, Massachusetts, 1874 - Montrose, New York, 1949). Fu (dal 1904) prof. di psicologia alla Columbia University. Sia come teorico, sia come sperimentalista T. può essere [...] diminuisce nel caso contrario. Variamente criticata (dai comportamentisti, per es., Watson per primo) per il suo sapore antropomorfico e successivamente in parte modificata dallo stesso T., la legge dell'effetto (e il modello di apprendimento a essa ...
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antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...