semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma di veri e propri fonemi. Queste sono: la s. palatale i̯ (che ha lo stesso punto d’articolazione della vocale i e delle consonanti gl(i) ‹l’› e gn ‹n’›) e la s. labiovelare u̯ (che ha lo stesso punto ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] nel campione di lingue prese in esame da Maddieson (1984) è attestata con una percentuale pari all’86,1%. Segue l’approssimante labio-velare [w], attestata nel 75,7%. Vi sono inoltre talune implicazioni di tratti: la presenza di [w] implica di solito ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] scempie determinando la perdita della fase di occlusione, motivo per cui le consonanti interessate sono pronunciate ➔ fricative o spesso approssimanti, ovvero:
/p t k/ > [φ θ h/x]
ape > [ˈaφe], petalo > [ˈpɛθalo], decoro > [deˈhɔro]
/b d ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] [e]metto ~ [o]metto ~ [u]metto; [i]mmetto ~ [a]mmetto; [e]stinto ~ [i]stinto.
Per quanto riguarda le approssimanti, tradizionalmente si distinguono in semiconsonanti [j] e [w] e ➔ semivocali [ i̯] e [u̯], a seconda della loro distribuzione sillabica ...
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problema limite
problema limite nel calcolo delle variazioni, locuzione con cui si indica un problema di ricerca di un valore estremale (minimo o massimo) che approssima una famiglia di problemi dipendenti [...] tecnica del genere è per esempio il metodo utilizzato da Archimede per il calcolo di π: egli infatti approssima la lunghezza della circonferenza considerando poligoni inscritti e circoscritti a essa e facendone aumentare indefinitamente il numero dei ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] di circa il 20% rispetto a quella maschile. La [ʎ] condivide le stesse caratteristiche acustiche, ma non articolatorie, con l’approssimante palatale [j] delle parole aia [ˈaːja], caio [ˈkaːjo], baia [ˈbaːja], unica differenza è nella durata che, in ...
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gamma-convergenza
gamma-convergenza in analisi, nozione (indicata come Γ-convergenza) utile nello studio di proprietà asintotiche di funzionali in svariati problemi nell’ambito del calcolo delle variazioni. [...] di problemi di minimo dipendenti da un parametro ε, min {Fε(u): u ∈ Xε}, è talvolta possibile considerarli come approssimazioni di un problema limite min {F(u): u ∈ X}, che catturi la parte essenziale del comportamento dei minimi dei problemi ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] /j/ e /w/ erano presenti in latino insieme agli allofoni vocalici [i], [u]. Nel latino tardo non erano più realizzati come approssimanti, ma forse come fricative, e in italiano la /j/ ha poi dato origine a un’affricata palatale: peius > pe[dːʒ]o ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] majːa] maglia, [ˈzbajːo] sbaglio. La fig. 3 mostra la parola paglia, realizzata con la laterale [ʎ] e con l’approssimante [j] (parlante di area napoletana).
Il terzo fonema di luogo palatale presente nel sistema consonantico dell’italiano è la nasale ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] fricativo: la trafila di riduzione è più complessa e include anche occlusive leni, segmenti variamente sonorizzati e realizzazioni approssimanti. Per questo motivo, la gorgia è da intendersi, più che come una mera spirantizzazione, come un processo ...
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approssimamento
approssimaménto s. m. [der. di approssimare], non com. – L’approssimarsi, soprattutto di cosa che s’avvicina nel tempo: l’a. dell’inverno.
approssimare
v. tr. [dal lat. tardo approximare, der. di proxĭmus «prossimo»] (io appròssimo, ecc.). – 1. Avvicinare, accostare; nell’intr. pron., avvicinarsi: mi parea Che quanto nel cader s’approssimava, Tanto [la luna] crescesse al guardo...