Nome tedesco della città della Polonia meridionale Oświęcim (40.686 ab. nel 2007). Deve la sua tragica notorietà al campo di concentramento e di eliminazione creato dai Tedeschi durante la Seconda guerra mondiale (dal giugno 1940).
Il campo era diviso in tre sezioni su 42 km2 complessivi: due più grandi, cioè A. I presso il villaggio di Owsianka, che era un campo di smistamento, A. II presso il villaggio ...
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Chimico olandese (Amsterdam 1869 - Auschwitz 1944), allievo di J. H. van't Hoff, prof. a Utrecht (1902-1939); autore di rilevanti ricerche di chimica fisica sugli stati allotropici dello zinco e dell'antimonio [...] e di elettrochimica (materiali piezoelettrici, ecc.). Morì nel campo di concentramento tedesco di Auschwitz. ...
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Fotografo (Berlino 1886 - Auschwitz 1944). Laureato in legge, cominciò a dedicarsi alla fotografia nel 1927 collaborando poi con la Berliner Illustrierte Zeitung. Fautore di un giornalismo in cui il fotografo [...] su personaggi della politica e della cultura, ritratti a loro insaputa, nel corso di riunioni e incontri preclusi alla stampa. Dopo l'ascesa al potere di Hitler, fu costretto all'esilio e quindi deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. ...
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Epigrafista (Torino 1904 - Auschwitz 1944), prof. di epigrafia e antichità greche nell'univ. di Milano (dal 1934). Dedicò la massima parte della sua attività allo studio delle epigrafi e delle antichità [...] del Dodecaneso. Postumi (1952) sono stati pubblicati Tituli Calymnii e Tituli Camirenses ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1907 - Auschwitz 1945). Di umili origini, ebbe vita travagliata dalle ristrettezze economiche. Scrisse un unico romanzo, Nagymosoda ("La grande lavanderia", 1931), fortemente [...] autobiografico, e quattro volumi di novelle (Szomjas inasok "Garzoni assetati", 1933; Hold Utca "Via Hold", 1934; Kikötő "Porto", 1935; Villám és esti tüz "Fulmine e fuoco di sera", 1940) di grande lirismo ...
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Pittore (Stettino 1875 - Auschwitz o Dachau 1944). Studiò a Karlsruhe, a Berlino, a Stettino e, nel 1897, a Monaco con l'amico H. Purrmann. Stabilitosi a Parigi nel 1903, guardò soprattutto a Cézanne e [...] a Matisse, con il quale poi lavorò qualche anno. Viaggiatore instancabile, fu a Tunisi, a Monaco, a Düsseldorf, in Italia e nel sud della Francia dipingendo prevalentemente nature morte, paesaggi e ritratti ...
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Economista italiano (Milano 1904 - Auschwitz 1944). Prof. (dal 1935) di scienza delle finanze e poi di economia all'univ. di Trieste; colpito nel 1938 dalle leggi razziali, arrestato e deportato dai Tedeschi [...] nel 1944. Studiò soprattutto le relazioni tra economia e finanza (Sulla tassazione del risparmio, 1928; Sull'influenza dell'imposta sulla domanda e sull'offerta, 1929; Contributo alla determinazione di ...
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OŚWIÉCIM (ted. Auschwitz)
Dora NIOLA
Centro industriale del voivodato dì Katowice, nella Polonia meridionale. È situato alla confluenza della Sola nell'alto corso della Vistola, nella regione dove sono [...] i maggiori giacimenti di carbone polacchi. Nei suoi pressi, a Dwory, sorge il più importante centro dell'industria chimica polacca, specializzato nella produzione di carburanti e fertilizzanti sintetici. ...
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Critico letterario (Čáslavice, Třebíč, 1897 - Auschwitz 1943). Iniziatore in Boemia di una critica marxista legata alle vicende dell'avanguardia (Od umění k tvorbě "Dall'arte alla creazione", 1928; Poezie [...] v rozpacích "La poesia in difficoltà", 1930), si avvicinò poi al realismo socialista (Tvorbou k realitě "Attraverso la creazione per raggiungere la realtà", 1937). Si dedicò anche allo studio della letteratura ...
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Grelling
Grelling Kurt (Berlino 1886 - Auschwitz 1942) matematico, logico e filosofo tedesco. Fu tra i promotori del gruppo di filosofi neopositivisti noto come Circolo di Berlino. Il suo nome è legato [...] posto di insegnamento a New York, gli Stati Uniti gli negarono il visto perché sospettato di simpatie comuniste. Nel settembre 1942 fu internato nel campo di concentramento di Auschwitz dove, pochi giorni dopo, finì la sua vita in una camera a gas. ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...