Letterato fiorentino (m. dopo il 1292); fu giudice ed è ricordato in numerosi documenti d'archivio dopo il 1261. È tra i migliori volgarizzatori: tradusse l'Arte della guerra di Vegezio e le Storie di P. Orosio; non sono invece suoi il volgarizzamento del Viridarium consolationis di Iacopo da Benevento e quello del Trésor di Brunetto Latini, che per lungo tempo gli sono stati attribuiti. Unica sua ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] dignità dato ammaestramenti di religione e di morale nella salda e agile prosa dell'Introduzione alle virtù del fiorentino BonoGiamboni, permetteva a Dante di raffigurare nel viaggio per i tre regni dell'oltretomba, sotto la guida di Virgilio prima ...
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. La parola enciclopedia viene dal greco; ma la forma ἐγκυκλοπαιδεία non esiste nel linguaggio classico che ha solo l'espressione ἐγκύκλιος παιδεία (Strabone, Plutarco, Ateneo; letteralmente: "educazione [...] Brunetto stesso rimaneggiò la sua opera, di cui esistono perciò due differenti redazioni. Alla fine del sec. XIII BonoGiamboni tradusse l'opera in italiano. Napoleone I aveva nominato una commissione per pubblicare il testo francese del Tesoro, con ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] di lingua pisana nel 1287-88; da Egidio Romano, tradotto in senese nel 1288; da Orosio e da Vegezio, tradotti da BonoGiamboni a una data non determinabile, ante 1292). Ciò non vuol dire che nel Novellino manchi la capacità di usare la subordinazione ...
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Orosio, Paolo
Antonio Martina
L'autore degli Historiarum adversus paganos libri VII (nato a Tarragona, Spagna, verso la fine del sec. IV, e morto in data sconosciuta nell'Africa del nord), opera che [...] una versione liberamente compendiata, da Alfredo il Grande, in italiano tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo da BonoGiamboni.
A lui probabilmente allude D. in Pd X 118-120, dove s. Tommaso, nel cielo del Sole, dopo aver indicato al poeta ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] di vizi, a cura di C. Segre, Torino, Einaudi.
Orosio, Paolo (1849), Delle storie contro i Pagani libri VII, volgarizzamento di BonoGiamboni, con note di F. Tassi, Firenze, T, Baracchi.
L’Ottimo commento della Divina Commedia (1827-1829), a cura di A ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] si seguitò per la sentenzia del creatore Iddio, e iudice del peccato, duratura sempre quanto gli uomini abiteranno la terra (BonoGiamboni, Delle Storie contra i Pagani di Paolo Orosio libri VII, I, 3, p. 28)
(2) si pentaranno et confessaranno in ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] esprimeva un reale movimento:
(4) andrà per la terra e per lo nostro contado uccidendo e rubando e ardendo amico e nimico (BonoGiamboni, Fiore di Rettorica, cap. 36)
In seguito, esso è passato a indicare lo svolgimento di un’azione:
(5) E pur conven ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] oste, o per navilio, o per arme,
o per tormento, o per recar gente scacciata in lor paese, e per altre
cotali cose (BonoGiamboni, Fiore di rettorica, red. beta, cap. 74, p. 88)
Ecco una trascrizione fonetica nell’alfabeto IPA:
[per ˈvia di ˈfɔrʦa si ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] , Nuova Cronica VIII, 75)
(48) chi son coloro cui io mi potesse fare ad amici, onde ricevesse cotanto beneficio? (BonoGiamboni, Libro de’ Vizi e delle Virtudi XI)
Tutte queste congiunzioni hanno varianti grafiche (➔ allografi): per es., però che ...
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volgarizzatore
volgariżżatóre s. m. (f. -trice) [der. di volgarizzare]. – 1. Chi volgarizza, cioè traduce in volgare: Bono Giamboni fu il v. delle «Historiae» di Paolo Orosio. 2. Chi espone problemi di scienza e di cultura in forma accessibile,...