PALLAVICINO, Carlo
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Carlo. – Nacque intorno al 1427, probabilmente a Monticelli d’Ongina, sestogenito di Rolando e di Caterina Scotti. Al di là di ipotesi non [...] di Francesco Sforza, lo designò alla cattedra vescovile di Lodi, dove Carlo succedette ad Antonio Bernieri, di famiglia parmense politicamente ed economicamente legata ai Pallavicino del ramo di Busseto. L’episcopato più che quarantennale del ...
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Musicista (Salò 1630 circa - Dresda 1688). Dapprima insegnante a Venezia, dal 1667 a Dresda, vice maestro e poi maestro di cappella a Corte. Scrisse molte opere teatrali (rappr. a Venezia e in Germania dal 1666 in poi) che gli procurarono diffusa fama. Qualche lavoro di P. è accessibile nei Denkmäler deutscher Tonkunst ...
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PALLAVICINO, Rolando, detto il Magnifico
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Rolando, detto il Magnifico. – Nacque (forse a Polesine Parmense) intorno al 1390, figlio naturale di Niccolò, marchese [...] il resto, compresi i castelli di pianura e sul Po, fu invece assegnato pro indiviso a Gian Francesco, Pallavicino, Gian Ludovico e Carlo.
Rolando morì a Busseto il 5 febbraio 1457.
La disputa che seguì le disposizioni testamentarie, Rolando ancora ...
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PALLAVICINO, Giovan Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovan Francesco. – Nacque a Genova il 10 aprile 1710 dal marchese Paolo Girolamo II e da Giovanna di Luciano Serra. [...] da Lazzaro Grimaldi Cebà, che contestava il passaggio della primogenitura ‒ e di tutti i beni con essa ereditati ‒ a Gian CarloPallavicino (per capire la complessa questione è indispensabile consultare gli alberi genealogici comparati in Gli Archivi ...
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PALLAVICINO, Giovanni Carlo
Maristella Cavanna Ciappina
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovanni Carlo (Giovann Carlo). – Nacque a Genova il 5 ottobre 1722 da Paolo Girolamo (II) e da Giovanna Serra di Luciano.
Apparteneva [...] Giovan Francesco, dichiarandosi «non inclinato a prendere lo stato coniugale» (Gli Archivi Pallavicini di Genova, 1994 p. 28), cedette la primogenitura a Giovanni Carlo, questi ricevette tutti i titoli del padre, con annesse eredità feudali e venne ...
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È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 [...] di Bergamo e di Brescia; i fratelli Giulio e Luigi Taglietti, compositori di musica da camera per archi e cembalo; CarloPallavicino salodiano, Carlo Pollaroli (1653-1722: v.), allievo di quest'ultimo, che fra melodrammi, oratorî e cantate, dettò ben ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] (1626-1690), tipico per il carattere strumentale di alcuni suoi atteggiamenti melodici, Ruggiero Fedeli, CarloPallavicino, Ant. Biffi, Domenico Zanata, Carlo F. Pollaroli, ecc.; nella scuola bolognese Giov. P. Colonna, Domenico Gabrielli, Francesco ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] passò tutta, attraverso le scene, alla terza generazione del dramma in musica (Francesco Luccio, Giov. Antonio Boretti, CarloPallavicino, Antonio Sartorio, Pietro Andrea Ziani).
Di scarsa entità è la produzione di cantate da camera del C. (l ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] Domenico Freschi (Aurelio Aureli), nel 1694 rielaborazioni della Forza della virtù di Carlo Francesco Pollarolo (Domenico David; K.44.1.88) e del Re infante di CarloPallavicino (Noris). A Parma nel 1689 Dionisio siracusano (Noris; Ducale). A Monaco ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] cappella Crivelli; non trova, invece, fondamento documentario l'ipotesi di un suo apprendistato con C. Monteverdi, Giovanni Rovetta e CarloPallavicino.
Il 30 ag. 1645 il L. fu nominato organista di S. Maria Maggiore a Bergamo con contratto triennale ...
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bambinita
bambinità s. f. L’insieme delle caratteristiche e qualità essenziali che sono proprie dell’essere bambino, in relazione e opposizione all’essere umano adulto. ♦ Francoise Sagan aveva detto una volta: «Mi incanta l'idea della bambinità...