Criticadellaragionpura (Kritik der reinen Vernunft)
Criticadellaragionpura
(Kritik der reinen Vernunft) Opera (1781; 2a ed., con importanti modifiche, 1787) di I. Kant con la quale si inaugura [...] la serie delle tre «Critiche» (seguono quella della «ragion pratica» e quella del «giudizio»), dove critica è l’«esame della nostra facoltà di conoscere a priori», che renda ragione dei limiti della prospettiva empiristica e di quella razionalistica, ...
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Concetto presente nella Criticadellaragionpura (➔) (1781) di Kant. Il termine, desunto dal linguaggio giuridico, viene adoperato allo scopo di spiegare con quale pretesa di legittimità i concetti puri [...] le quali non possono apparirci oggetti, possono ben apparire oggetti senza che debbano necessariamente riferirsi a funzioni dell’intelletto. Questo è quanto accade, secondo i chiarimenti dati da Kant nei Prolegomeni, nei cosiddetti giudizi percettivi ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] come seconda sezione di Umanesimo positivo e emancipazione marxista) e La libertà comunista. Saggio di una criticadellaragion "pura" pratica (Messina 1946: ristampata a Milano nel 1963).
La prima contrapponeva all'innatismo aprioristico dei diritti ...
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Il termine critica, corrente in epoca illuministica, impiegato da Kant nella Criticadellaragionpura (1781) per indicare l’esame nel corso del quale distinguere tra pretese legittime e illegittime della [...] sé un giusto sospetto». Dopo Kant, il termine è stato utilizzato per intendere in generale ogni sorta di esercizio preliminare dellaragione. L’esempio più significativo, nel corso del Novecento, è forse la Criticadellaragione dialettica di Sartre. ...
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Storico italiano della filosofia (Torino 1918 - Firenze 1979). Collaboratore delle edizioni Boringhieri (1958-1965), poi della Adelphi, è stato anche professore di storia della filosofia antica all'università [...] di Pisa. È noto soprattutto come traduttore di testi classici della filosofia, quali l'Organon aristotelico (1955) e la Criticadellaragionpura di Kant (1957). Ha sistemato il testo originale degli scritti di Nietzsche che ha anche tradotto in ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Criticadellaragionpura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue [...] conoscenza umana, rifiutando nel contempo la possibilità di una metafisica come scienza sul modello della fisica e della matematica. La nuova filosofia trascendentale che risulta da questa impostazione è volta a determinare le condizioni di validità ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] anti-idealistica si richiamò al r. empirico anche I. Kant, quando nella Criticadellaragionpura negò la possibilità di dedurre integralmente i fenomeni dagli elementi a priori della conoscenza e dunque la necessità di riconoscere in essi un nucleo ...
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Filosofia
Principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca. Kant, nella Criticadellaragionpura, chiama a. dell’intuizione alcuni giudizi a priori, di evidenza immediata, [...] ’intuizione pura del tempo e dello spazio.
Nell’ambito dellacritica dei fondamenti delle scienze, e specialmente delle scienze di a. quando si introduce, per comodità di ragionamento e per maggiore generalità di risultati, un sistema formale ...
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Ferraris, Maurizio. − Filosofo italiano (n. Torino 1956). Allievo di G. Vattimo, influenzato da J. Derrida, ha esordito come teorico dell’ermeneutica prima di volgere il suo interesse verso il filone analitico. [...] in collab. con J. Derrida 2001); Ontologia (2003); Introduzione a Derrida (2003); Goodbye Kant! Cosa resta oggi dellaCriticadellaragionpura (2004). Variegata anche la sua produzione più recente, in cui hanno trovato spazio, oltre al saggio Jackie ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] appare immediatamente possibile la giustificazione della geometria come scienza pura; non altrettanto agevole si presenta dell'anima. Sono questi i cosiddetti postulati dellaragion pratica già articolatamente trattati da K. nella sua seconda critica ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
criticismo
s. m. [der. di critica, sul modello del ted. Kriticismus (da cui anche l’ingl. criticism e il fr. criticisme)]. – Dottrina filosofica che indaga le strutture, i limiti, la validità dell’attività conoscitiva; più propriam., la dottrina...