Devulgarieloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] in " Vox romanica " [XIX] 1960, 82-123); e in un certo senso si può ben dire che anche il DevulgariEloquentia s'inserisce in questo ‛ genere ' dell'auto-commento.
Preliminarmente, è sufficiente uno sguardo, dal semplice punto di vista quantitativo ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Devulgarieloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] vivente a I, XII, 5), lasciato infine in tronco a mezzo del capitolo xiv del secondo libro, il Devulgarieloquentia condivide col trattato volgare cronologia, destino di incompiutezza e molti problemi e interessi costitutivi.
Entrambi sono il frutto ...
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Rimatore senese (sec. 13º), ricordato da Dante nel Devulgarieloquentia (I, 13) fra i poeti toscani che fecero uso del volgare "municipale". È probabilmente da identificarsi con il Bartolomeo Mocati (il [...] dantesco Minum potrebbe essere una cattiva lettura di un originario Meum, ipocoristico di Bartolomeum) di cui si conserva una canzone in parte derivata da Raimbaut de Vaqueiras. ...
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Ebrei
Angelo Penna
. Nel DevulgariEloquentia, trattando della lingua ebraica, D. riporta anche alcune notizie sugli Ebrei. Costoro sarebbero i discendenti del patriarca Heber e perciò ab eo dicti [...] sunt Hebraei (VE I VI 5; cfr. Agostino Civ. XVI 3). Poco dopo (I VII 8) con un'inattesa formula dubitativa (sicut conicio; eppure quanto afferma risulta chiaro nella Bibbia ed è quindi ripetuto da moltissimi ...
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Campania
Mario Santoro
Da un passo del DevulgariEloquentia (I IX 4) risulta che D., nel quadro della sua sommaria divisione dell'Italia meridionale, distingueva nell'ambito dell'Apulia la regione [...] più validi della regione svolsero la loro attività a Napoli o in rapporto con la cultura napoletana (si pensi al De Sanctis), si trovano anche significative iniziative locali di una certa importanza, come l'edizione a Benevento nel 1842 della ...
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De Lollis, Cesare
Giuseppe E. Sansone
Filologo (Casalincontrada, Chieti, 1863- ivi 1928), professore di letterature neolatine prima all'università di Genova (1891) e poi (1905) in quella di Roma, trattò [...] il percorso del significato delle esperienze poetiche di Dante. Nella prima parte il De L., ponendo a raffronto alcuni passi della Vita Nuova e del DevulgariEloquentia, s'intrattiene sulla cognizione da parte di D. della triplice direttiva della ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] ), Lucca 1916, passim; G. Sforza, Ricordi e biografie lucchesi, Lucca 1918, p. 493 n.; P. Rajna, Il nuovo codice del Devulgarieloquentia, in Giornale stor. della letter. italiana, LXXIII (1919), p. 46 n. 4; H. Weil, Le roman d'une princesse. Les ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] e di più vasto impegno che non fossero le rime d'amore. Al periodo 1304-07 circa sono così da assegnare il Devulgarieloquentia (v.) e il Convivio (v.); al 1307 risale forse l'idea della Commedia, sia che imprendesse allora il poema ex-novo, sia ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] il talento poetico non era pari all'ardore e alla dottrina del letterato. Nel 1529 egli pubblicò la traduzione del Devulgarieloquentia di Dante, in cui credette di trovare il più autorevole sostegno a favore delle sue idee linguistiche esposte nel ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] . Il processo, che si svolge lungo tutto il 13° sec., ha la sua consacrazione ai primi del 14°, quando Dante, nel Devulgarieloquentia e nel Convivio, vede quasi già in atto e promuove l’adozione di una lingua letteraria comune, diversa dalle altre ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...