Nell’antica Roma, collegi di 10 membri, distinti secondo le loro particolari funzioni: d. litibus iudicandis, collegio di giudici, scelti dapprima di anno in anno dal pretore, poi eletti dai comizi tributi, la cui competenza riguardava soprattutto i processi di libertà; d. agris dandis adsignandis e coloniae deducendae, commissioni che avevano il compito di assegnare le terre pubbliche ai privati, ...
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Appio Claudio e il decemvirato romano
Paul van Heck
Per la turbinosa e complessa vicenda di Appio Claudio e dei decemviri legibus scribundis, situabile secondo la tradizione intorno al 450 a.C., le [...] vicende, il senato manda infine Valerio e Orazio a parlare alla plebe, per ristabilire l’ordine e anche per proteggere i decemviri.
La plebe chiede il ripristino della potestà tribunizia e del diritto di appello al popolo, e l’impunità per la rivolta ...
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(lat. Virginia o Verginia) Eroina di una leggenda romana collegata all’abolizione del decemvirato (5° sec. a.C.) e alla restaurazione della libertà plebea: insidiata dal decemviro Appio Claudio, fu uccisa [...] dal padre che volle sottrarla in tal modo al disonore. Insorti la plebe e l’esercito, il decemvirato fu abbattuto, e Appio Claudio si uccise. L’episodio è analogo a quello di Lucrezia.
L'argomento è stato più volte ripreso nella letteratura moderna, ...
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VIRGINIA
Plinio Fraccaro
. Eroina di una famosa leggenda romana collegata con l'abolizione del decemvirato legislativo del sec. V a. C. e con la restaurazione della libertà plebea.
Al primo collegio [...] gli Equi e i Sabini. Le truppe occuparono l'Aventino e poi, seguite dal popolo, il Monte Sacro. Infine i decemviri cedettero, rinunciarono al potere e fu ristabilita l'antica costituzione, compresi i tribuni della plebe. Claudio si uccise prima del ...
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Console insieme con Lucio Valerio Potito nel 449 a. C., l'anno dopo la caduta del decemvirato, del quale fu forte oppositore; fece opera di mediazione fra il senato e la plebe secessionaria. Secondo alcune [...] fonti i due consoli avrebbero completato le XII Tavole, redigendo le due ultime, favorevoli ai patrizî, mentre secondo altre fonti sarebbero stati autori di tre leggi popolari; in realtà sembra che O. ...
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VALERIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
LEGGI Fra le leggi proposte dai Valerî, vengono in primo luogo le leggi popolari attribuite a P. Valerio Publicola, console nel primo anno della repubblica (509), a L. [...] Un'altra importante legge di questi consoli dichiarava inviolabili i tribuni, gli edili della plebe e i iudices decemviri (pare i decemviri stlitibus iudicandis) e comminava la sacertà a Giove dei colpevoli e alla triade divina plebea (Cerere, Libero ...
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La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] poi da G. Cornewall Lewis e infine da E. Pais. L’indirizzo oggi prevalente tiene fede all’esistenza storica del decemvirato e ritiene che scopo di questa magistratura straordinaria sia stato quello di distruggere il dualismo fra patrizi e plebei e di ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] (edito a Venezia nel 1790 in Poemetti e sciolti del secolo XVIII), tragedie a soggetto classico, Morte di Socrate, Il Decemvirato, Dario in Babilonia (Brescia 1765-1775) e melodrammi, Il matrimonio alla moda, L'inganno felice e Alessido e Dalisa ...
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Arconte ateniese, eletto alcuni anni dopo la partenza di Solone, nel 582; fu forse un nipote di quel D. che era stato arconte nel 639-38. Spirato il termine del suo arcontato, D. rimase in carica con un [...] durata e il valore di questa riforma: forse non si tratta neppure dell'antico collegio di nove arconti, ma d'una specie di decemvirato che doveva governare per un anno in luogo dell'arconte eponimo. In uno dei due anni di arcontato di D., fu fondato ...
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decemviro
decèmviro 〈-ènv-〉 (o decènviro) s. m. [dal lat. decemvir -vĭri, comp. di decem «dieci» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei membri delle magistrature collegiali composte di dieci uomini, istituite in Roma antica con funzioni varie.