Romània Denominazione scientifica dell’insieme delle terre in cui si diffuse la lingua latina, e in cui poi si affermarono le lingue romanze. La R. antica coincideva con l’estensione dell’Impero romano [...] (salvo per le terre di lingua greca, che non cedette al latino grazie al suo maggiore prestigio culturale) e costituiva un’area linguistica abbastanza compatta ma non del tutto uniforme, a causa delle ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] si passa dai primi secoli medievali (quando il dominio germanico a prevalente cultura orale limita molto lo scritto copista tende a prendere il posto dell'autore. Senza dubbio la f. romanza ha esercitato, più di altre, nel secolo 20°, una funzione di ...
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Nato a Pisa il 20 febbraio 1835, morto a Firenze il 9 novembre 1914. Ha uno dei primi posti tra i rinnovatori degli studî storici nella seconda metà del sec. XIX. In Pisa iniziò gli studî di lettere sotto [...] Libro dei sette Savî, la leggenda di Giuda, la leggenda di Adamo ed Eva, che oltrepassavano nelle loro rielaborazioni il dominioromanzo e consentivano al D'A. di mettere in opera i metodi comparativi dei maestri d'oltr'alpe.
Dalla scuola intanto gli ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] e nel tempo, indicandone la comune appartenenza a un unico dominio italiano (ivi, I, x, 9), proponendo la novità i produttori e i fruitori della nuova cultura scritta.
I volgari romanzi dipendono dal latino da un punto di vista genetico, nel senso ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] (fine dell’XI sec.) costituiscono due tra i più antichi testi volgari d’Italia e, più in generale, del dominioromanzo. A tale precoce fioritura non corrisponde però nei secoli successivi l’affermarsi di una consolidata tradizione scrittoria.
I pochi ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] di tesi e dottrine generali; sul piano storico e descrittivo, egli allargò la sua indagine dal dominioromanzo al più vasto dominio arioeuropeo.
I principali lavori di teoria generale del B. furono i seguenti: Introduzione alla neolinguistica ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] che la fase attestata nell’area maggiore sia di regola quella anteriore, come si constata considerando, per es., che nel dominioromanzo continuatori del lat. aperire sono presenti nella penisola iberica (spagn. abrir) in Francia (ouvrir) e in Italia ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] , basate sul tratto di tensione del segmento vocalico piuttosto che sulla sua lunghezza (Vineis 1984; Marotta 2000). Nel dominioromanzo, la quantità vocalica è andata di norma perduta; la sua presenza in alcune parlate dialettali italiane (cfr. § 2 ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] , non solo in italiano, ma nell’intero dominioromanzo. Emblematico è l’esito delle occlusive sorde latine , fr. ami, ma it. amico. Concomitante alla sonorizzazione italo-romanza è la degeminazione delle consonanti lunghe latine: căballum > fr. ...
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Istria (Ystria)
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE I X 7 l'I. è nominata, dopo il Friuli, come l'estrema regione della metà di ‛ sinistra ' dell'Italia (Forum Iulii vero et Ystria non nisi laevae Ytaliae esse [...] la possibilità che D. situi al limite dell'I. il confine del gruppo dialettale italiano (e di tutto il dominio ‛ romanzo ') col dominio dei Graeci, v. PROMUNTORIUM Ytaliae, mentre è evidente che essa confina, com'è detto anche nel Tresor di Brunetto ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità la mappa con gli scontri (nei tipi...
padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo p. (Dante), di Firenze di cui fu prima...