Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico a quello artistico nel definire l’arte dei Carracci e la dottrina estetica da essi propugnata, per cui ideale dell’arte è l’armonica fusione del disegno di Raffaello, del colore veneto, del chiaroscuro ...
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Filosofo della prima metà del I sec. a. C., prima accademico e scolaro di Antioco di Ascalona, poi, attraverso gli studî a cui dovette indurlo l'ecletticismo di Antioco, passato alla scuola peripatetica. [...] Scrisse un commentario alle Categorie di Aristotele, che Simplicio ricorda e cita più volte, e probabilmente illustrò anche i Primi analitici, proponendo quei formalistici e poco acuti accrescimenti nel ...
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Pittore parmense, ricordato da non pochi documenti, che, se non ci dànno l'anno preciso della sua nascita (probabilmente intorno al 1460), ci dicono che nel 1510 e 1514 lavorava in S. Paolo a Parma, dove [...] e, su tutti, del Costa. Forse crebbe alla scuola dei Mazzola prima, di quella bolognese, direttamente o no, dopo; finché un deplorevole ecletticismo lo sedusse a danno dell'arte sua.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte it., VII, III, Milano 1914. ...
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Pittore, nato ad Ancona il 29 gennaio 1704, morto a Perugia il 2 marzo 1792. Scolaro dapprima di Domenico Simonetti detto il Magatta, fu poi seguace di Francesco Trevisani e di Francesco Mancini; dal Trevisani [...] con la grande decorazione veneziana, forse attraverso le facili cose lasciate a Perugia da Andrea Carlone. Il suo ecletticismo non gli permise di mettersi in gara con i migliori artisti del suo tempo; lavorò anche come restauratore, giudicato ...
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Pittore di Forlì, morto a Roma circa il 1580. Ebbe a maestro Francesco Menzocchi, modesto pittore locale, scolaro di Girolamo Genga. Lavorò a Ravenna in concorrenza con Luca Longhi (1517-1580), poi, a [...] felice fusione l'arte di Michelangelo, di Raffaello e del Correggio, l'A., quasi senza tener conto di quest'ecletticismo zuccariano, ritorna ad una pedissequa e sciatta imitazione del modellato e del disegno michelangiolesco. Il colorito è freddo e ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] tendenza. pericolosa al libero arbitrio, rappresentata da Egidio Romano e poi da Gregorio da Rimini col suo ecletticismo di sentenze agostiniane e nominalistiche, doveva perdurare in molti agostiniani fino al Concilio di Trento, nello stesso dotto ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] , ma rigoroso nel perseguire il disegno strategico della conquista dei pubblici poteri, ed esemplato su quello tedesco; e rifiutava l'"ecletticismo" di Turati, da lui tacciato di "ambiguità" e incoerenza. Non andò a Genova, dove pure i socialisti si ...
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(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] medievali e dal completo predominio della maniera italiana. Il movimento è legato al nome di K. Škréta, allievo ell'ecletticismo italiano d'allora. La prima metà del sec. XVIII è periodo d'intensa attività anche per la pittura. Particolarmente ...
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