Magistrato di Roma antica e anche di alcune città latine e volsce. Inizialmente addetti alla custodia dei templi (aedes) delle divinità plebee (Cerere, Libero e Libera), a partire dal 367 a.C. gli e. furono [...] intera cittadinanza. Si conservò, tuttavia, la distinzione tra e. plebei (2 membri, eletti dai concili della plebe) ed e. curuli (2 membri, eletti dai comizi tributi, che potevano essere sia patrizi sia plebei), che finirono comunque per formare un ...
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Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria è l'edilità a Tusculo, dove [...] della plebe nel sopra intendere a ciascuna di queste regioni, ma limitatamente alle cerimonie religiose. Gli edili, e più precisamente gli edilicuruli, furono portati da Roma nell'organizzazione dei municipî e delle colonie. In linea generale si può ...
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Nel diritto pubblico romano, atto con cui un magistrato munito di imperium dichiarava pubblicamente i criteri cui era ispirata la sua attività di governo. Particolare rilievo assunsero, nel corso dell’epoca [...] ; in particolare di quelle che specificamente commentavano il contenuto dell’e. non solo dei pretori, ma anche degli edilicuruli e dei governatori provinciali.
In un’altra accezione, il termine passò a indicare la più ufficiale e importante delle ...
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Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] i periodi, naturalmente, in cui essi erano in carica), la cura dell'annona, delle vie e dei mercati agli edilicuruli, ecc. Con l'istituzione del principato, poi, essi perdettero, in tutto, l'imperio militare, e, mentre la rappresentanza integrale ...
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. Presso i romani, comitium è il luogo di riunione dell'assemblea pubblica; comitia indica invece l'insieme delle suddivisioni dell'intero popolo romano (curie, centurie, tribù, e si usa perciò correttamente [...] tributa, organizzati a imitazione dei concilia tributa della plebe e presieduti da un magistrato curule, per eleggere i magistrati minori, questori, edilicuruli, tribuni militum a populo, per approvare certe leggi e giudicare certi processi per ...
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È la tavola di legno ingessata, che in Roma e nel mondo romano serviva alla pubblicazione degli atti ufficiali, e anche di altre notizie che si volessero rendere di pubblica ragione: l'uso di λευκώματα, [...] albo scrib.).
Particolare importanza ebbero gli albi dei magistrati giusdicenti (come i pretori, urbano e peregrino, gli edilicuruli, i governatori delle provincie), contenenti le direttive alle quali la giurisdizione si atteneva, e le formule delle ...
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L'emporio per i Greci è in linea generale il luogo ove si commercia all'ingrosso, sia che tal luogo stia in vicinanza di una città, sia che si trovi invece in località disabitata, dove stranieri e indigeni [...] fra questo e la riva sinistra del Tevere, dove si fermavano le navi che risalivano il fiume da Ostia. Esso fu stabilito dagli edilicuruli M. Emilio Lepido e L. Emilio Paolo nel 193 a. C. (Livio, XXXV, 10, 12), e fu probabilmente in origine nulla più ...
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. È il principio caratteristico e originale della magistratura romana nel periodo repubblicano, secondo il quale ciascuno dei magistrati costituenti il collegium è investito della somma dei poteri spettanti [...] numero di due è appunto quello che s'incontra nel consolato, come del resto negli antichi duoviri perduellionis, negli edilicuruli, nel censori. Nel consolato la collegialità serve a evitare gli abusi del potere sovrano e i pericoli della tirannide ...
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. Fu l'appellativo delle magistrature romane che ebbero per comune insegna la sella curūlis. Con l'espressione curules magistratus si designò l'insieme delle più alte magistrature dello stato a cominciare [...] dipendenze dei tribuni della plebe, si sdoppiò poi con l'istituzione degli edilicuruli, eletti un anno fra i patrizî e un anno fra i plebei. Questi ebbero tutte le competenze degli edili plebei, con in meno l'inviolabilità e in più gli auspici, la ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] ius praetorium, ma meno propriamente, giacché non erano solo i pretori a emanare gli editti in questione, ma anche gli edilicuruli e i governatori provinciali. Il diritto onorario non era formato da regole generali e astratte, non essendo l’editto ...
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curule
agg. [dal lat. curulis, der. di currus «cocchio»]. – Sella c.: sedile pieghevole ornato d’avorio che, nell’antica Roma, era il simbolo del potere giudiziario; magistrati c., magistrature c., i consoli, i censori, i pretori, gli edili,...
magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...