Drammaturgo spagnolo (Guadalajara 1916 - Madrid 2000). Esordì con Las palabras en la arena (1949) e la Historia de una escalera (1949), rimasto il suo dramma più significativo, cui seguirono altre opere [...] oscuridad, 1951; La tejedora de sueños, 1952). Il suo teatro si è ispirato a un pessimismo di tono più o meno esistenzialistico, e ha assimilato moduli del teatro europeo e americano (T. Williams, E. O'Neill, Elmer Rice), pur rimanendo radicato nella ...
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Scrittore svedese, nato a Älvkarleby il 5 ottobre 1923, morto suicida a Enebyberg, presso Stoccolma, il 4 novembre 1954. Collaborò giovanissimo ai periodici modernisti 40-tal (1946-47) e Prisma (1948-50); [...] ispirandosi a Strindberg, a E. Johnsson, a Faulkner e a Kafka, espresse in romanzi e drammi quel senso d'angoscia esistenzialistico ch'è stato l'eredità comune degli scrittori a lui coevi.
A preferenza dei drammi (Den dödsdömde, "Il condannato a ...
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Le Clezio, Jean-Marie-Gustave
Le Clézio, Jean-Marie-Gustave. – Romanziere francese (n. Nizza 1940), premio Nobel per la letteratura nel 2008. Nato in una famiglia di origine bretone emigrata alle Mauritius [...] il premio Renaudot con il romanzo d'esordio Le procès-verbal (1963; trad. it. 1965), nel quale affronta il tema esistenzialistico della solitudine e dell'emarginazione con uno stile giocato sulla forma e ancorato ai dettagli tipico del nouveau roman ...
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Drammaturgo danese (Ribe 1901 - Copenaghen 1961). Scenografo a Parigi, a Londra, al Teatro Reale di Copenaghen, poi direttore artistico del "Tivoli", esordì nel 1935 con Melodien der blev vaek ("La melodia [...] ", 1950; Den blå pekingeser "Il pechinese blu", 1954; e soprattutto Skriget, "L'urlo", 1961) A. cercò una via d'uscita all'angosciosa solitudine dell'individuo, al pessimismo esistenzialistico in un'assai problematica fede nella solidarietà umana. ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] mondo protestante, specie fra i gruppi d'ispirazione o di tradizione calvinistica. Ha avuto una certa influenza sul movimento esistenzialistico, all'origine. D'altra parte, il ritorno all'esperienza religiosa originaria ch'essa rappresenta in seno al ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] che la morte fa incombere su se stesso. E proprio questa minaccia è il punto di partenza della considerazione esistenzialistica della morte. Heidegger distingue, a questo proposito, la morte come ‛decesso', cioè come un fatto che accade nell'ordine ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] all'elaborazione di un'analisi esistenziale della coscienza, che gli si rivela come un "nulla d'essere". Di qui il tema esistenzialistico dell'assoluta libertà a cui l'uomo è condannato e dell'angoscia e dello scacco a cui la libertà conduce. Il ...
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MARCEL, Gabriel-Honoré
Vittorio STELLA
Filosofo e scrittore francese, nato a Parigi il 7 dicembre 1889; conseguì (1907) il diploma di studî superiori con una tesi, rimasta inedita, su Les idees métaphysiques [...] della persona assoluta. Le opere degli anni successivi alla conversione hanno accentuato il distacco dal fideismo esistenzialistico per orientarsi verso la fondazione di una teoria della ragione non necessariamente ancorata al criterio razionalistico ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] biologica’ di ogni attività umana e ne fa il segno della rottura dell’equilibrio organico, quanto nel filone esistenzialistico, con Heidegger che pone l’accento sulla condizione di dipendenza dell’uomo nel mondo, caratterizzata da quella «cura ...
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Si dà genericamente il nome di astrattismo alle correnti artistiche moderne che escludono ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo sensibile. Le pitture e le sculture astratte vengono [...] altri; in Giappone, con Domoto e Imai, ecc. Nel suo complesso, l'arte "informale" si richiama alle posizioni del pensiero esistenzialistico e tende a porsi come mero atto di esistenza. Vedi tav. f. t.
Bibl.: W. Huntington Wright, Modern painting, its ...
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esistenzialistico
eṡistenzialìstico agg. (pl. m. -ci). – Dell’esistenzialismo, degli esistenzialisti: temi, problemi e.; la concezione e. dell’angoscia; atteggiamenti esistenzialistici.
quotidianita
quotidianità s. f. [der. di quotidiano]. – Il fatto, la caratteristica di essere quotidiano, di determinarsi e ripetersi tutti i giorni: diradare la q. delle visite; la q. di gravi incidenti stradali. In alcuni usi enfatici, con...