Generale e uomo politico ateniese di parte oligarchica (n. 397 a. C. circa - m. 318 a. C.); vinse a Tamine sull'Eubea ribellatasi ad Atene (349) senza tuttavia ottenere successi conclusivi. Nel 343 era stratego e prese la difesa di Eschine contro Demostene. Benché convinto che Atene non dovesse osteggiare la Macedonia, fu, per la sua perizia militare, l'organizzatore e la guida di molte imprese anteriori ...
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FOCIONE (Φωκίων; Phocion)
Red.
Generale e uomo politico ateniese, nato all'incirca all'inizio del IV sec. a. C. Stratega nel 343, condannato a morte nel 318. Le fonti (Vite di Plutarco e Cornelio Nepote; [...] Diodoro, xviii, 18; 48; 64 ss.) ricordano una sua statua in bronzo. Incerta è l'identificazione del suo ritratto (v. strateghi, vol. vii, fig. 618), al pari di altri strateghi del IV sec. (Conone; Timoteo; ...
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Uomo politico ateniese; implicato nel 324 a. C. nell'affare di Arpalo. Dopo la caduta dell'oligarchia in Atene accusò Focione (318) e fu tra i dirigenti della restaurata democrazia. Venuto al potere Demetrio [...] Falereo fu condannato a morte (317) ...
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METIOCHOS (o Metichos) (Μητίοχος o Μήτιχος)
L. Guerrini
1°. - Architetto o retore (o entrambe le cose) greco, probabilmente del V sec. a.C., connesso col metiochèion, sorta di tribunale. Esichio accenna [...] a un Μητίχου τέμενος• εἴς ἄν τὸ Μητιχεῖον, δικαστήριον μέγα In Focione invece si ha la forma Μητιοχεῖον; in Bekker (Anecdota gr., i, 309, 17) si accenna al τέμενος Μητιόχου spiegando che il dikastèrion prende questo nome dal suo architetto (o ...
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STRATEGHI (Στρατηγοί)
A. Giuliano
Rappresentanti del potere esecutivo e militare nelle magistrature dell'antica Grecia. Ad Atene gli s. furono istituiti da Clistene alla fine del VI sec. in numero di [...] prima metà del IV sec. appartiene un tipo documentato da una serie di copie, nelle quali si è voluto riconoscere Focione (v.). La copia migliore è caratterizzata da una intensa pateticità nel volto, sottolineata dalla bocca dischiusa. La figura, come ...
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Conosciamo due scultori greci di questo nome, probabilmente l'uno nipote dell'altro. Il primo, Cefisodoto il Vecchio, è infatti concordemente ritenuto, per quanto manchino documenti sicuri, il padre di [...] Prassitele, di cui Cefisodoto il Giovane era certamente il figlio.
Di C. il Vecchio sappiamo che era cognato di Focione (Plutarco, Phoc., 19); Plinio ne indica gli anni del maggior fiorire intorno al 370 a. C.; la sua produzione dové perciò iniziarsi ...
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MELITE (Μελίτη, demotico Μελιτεύς)
Doro Levi
Demo attico della tribù Cecropide, assegnato dal 307 al 200 a. C. alla tribù Demetriade. Comprendeva i sobborghi occidentali di Atene, abbracciando la Pnice [...] e confinando col Ceramico. Era celebre un suo santuario dedicato, dopo la gran peste, a Ercole ἀλέξίκακος. Nel demo abitarono varî uomini illustri, come ad es., Temistocle, Callia figlio di Ipponico, Focione, Epicuro. ...
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TAMINE (Ταμύναι e anche Ταμύνα, Tamãnae)
Doro Levi
Antica città greca dell'Eubea, a Oriente di Eretria e sulle pendici meridionali del monte Cotileo, presso all'odierna località di Aliveri. Secondo Erodoto [...] deve la fama del suo nome alla celebre vittoria ottenuta nei suoi pressi, nel 350 a. C., dagli Ateniesi condotti da Focione contro gli Eubeesi guidati da Callia di Calcide. È ricordato dagli antichi un santuario di Apollo, situato presso al suo porto ...
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Pittore, disegnatore e incisore a bulino e a granito. Nacque a Viterbo nel 1745; morì a Vienna nel 1810. Nel 1783 si trovava a Londra, ove ebbe maestro dell'incisione a granito Francesco Bartolozzi. I [...] tecnica sono il Ritratto di Canova, da una pittura del Lampi, Demetrio Poliorcete tra la moglie e l'amante, la Moglie di Focione, da pitture del Caucig. A granito e all'acquaforte è la Sacra Famiglia da Raffaello. In queste incisioni è sempre lontano ...
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. La calunnia è il fatto di colui che scientemente, con denuncia o querela diretta all'autorità giudiziaria, incolpa di un reato taluno che egli sa essere innocente. La calunnia era punita presso gli Ebrei [...] si sarebbe dovuta applicare o si era applicata all'ingiustamente accusato. Apprendiamo da Plutarco che, in Grecia, i calunniatori di Focione furono tutti condannati a morte. In Roma la falsa accusa fu elevata a reato speciale della lex Remmia. Nella ...
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