Musico e giullare (n. Padova 1340 circa - m. dopo il 1389). Visse alle corti dei Carraresi, degli Scaligeri e poi dei Visconti. Scrisse canzoni, frottole, ecc., ma soprattutto sonetti, spesso originali; importanti per la storia del costume le sue frottole in veneziano e in pavano. Ebbe grande fama ai suoi tempi ...
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BUONAMICI, Giovanni Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Prato nel 1592 da Piero di Bonamico e da Livia Camesecchi. Avviato dal padre allo studio delle leggi, si addottorò probabilmente a Pisa. In una [...] quella corte, sia per le sue influenti parentele e relazioni toscane, sia per le sue qualità: secondo il contemporaneo VannozzodiFrancesco Buonamici, suo parente, egli conosceva infatti il latino, lo spagnolo, il tedesco ed il francese ed aveva una ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] a Venezia dalle valli bergamasche. Non molto diverso è da considerarsi il fenomeno della lingua rustica, di cui FrancescodiVannozzo, padovano, e Giorgio Sommariva, veronese furono dei primi a servirsi.
I due grandi secoli della letteratura ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] autografo del Petrarca è stato pubblicato in forma diplomatica dalla Società filologica romana a cura di E. Modigliani, Roma 1904; il canzoniere diFrancescodiVannozzo da A. Medin, Bologna 1928. Per i canzonieri del sec. XV v. F. Flamini, La ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] . Queste due rimangono parole tipiche del toscano settentrionale; per es. si ritrovano in rima con doglia in FrancescodiVannozzo, per citare un autore importante della rimeria tosco-settentrionale del secondo Trecento. Da un autore contemporaneo ...
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DELLA SCALA, Cansignorio (Canisdominus, Cane; il vero nome era Canfrancesco)
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Mastino (II), dominus di Verona e Vicenza, e di Taddea da Carrara, nacque il 5 marzo [...] 267-71; V. Fainelli, Podestà e ufficiali del Comune di Verona...,in Atti e mem. dell'Accad. di agricoltura, scienze e lettere di Verona, s.4, IX (1908-09), pp. 190-95, 217-23; E. Levi, FrancescodiVannozzo e la lirica nelle corti lombarde durante la ...
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Lombardia
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
Se si eccettua un accenno al Po, fiume lombardo, in Rime XCV 3, la prima menzione della L. nell'opera dantesca si trova in VE I X 7, ove la regione [...] 85, 124, 126-128, 158; D.A., Oeuvres complètes, a c. di A. Pézard, Parigi 1965, 571; Pagliaro, Ulisse 447-448, 456 ss. Per la nozione di L. nel Medioevo cfr.: E. Levi, FrancescodiVannozzo e la lirica nelle corti lombarde durante la seconda metà del ...
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RENIER, Rodolfo
Guido Lucchini
RENIER, Rodolfo. – Nacque a Treviso l’11 agosto 1857 da Luigi, nobiluomo, e da Fanny Venturi.
Il padre era magistrato e cambiò spesso sede per la sua professione. Il giovane [...] : si va dal gergo furbesco a Margherita di Navarra, da FrancescodiVannozzo ad Alessandro Manzoni, dal teatro di Gabriele D’Annunzio al romanzo di Jules Verne, alle novelle di Adalbert Stifter. L’attenzione di Renier per la letteratura francese si ...
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Gidino da Sommacampagna
Giacomo Ferraù
Rimatore e teorico della poesia volgare, vissuto tra il primo quarto e la fine del Trecento a Verona, presso Cangrande e Cansignorio prima e poi presso i figli [...] una canzone che s'inizia: " Arder d'Amor mi face / Quel can che fuga la lupa fallace ". Di grande significato è poi una tenzone col poeta FrancescodiVannozzo, sulla nascita del mondo dal Caos, in cui G., accanto al Genesi e a Ovidio, cita appunto D ...
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Letteratura
Componimento in origine popolaresco, costituito da un affastellamento di pensieri e di fatti bizzarri, senza nesso o quasi tra loro, in versi di varia misura, e senza ordine fisso di rime. [...] alcuna f. originaria; è però possibile ricostruirla nella sua struttura attraverso l’imitazione letteraria che ne fecero FrancescodiVannozzo, F. Sacchetti e altri, nel 14° e 15° secolo. Queste f. letterarie sono morali, politiche e satiriche ...
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