GERARCHIEANGELICHE
M. Bussagli
Scala gerarchica della tradizione cristiana costituita - secondo le indicazioni dello pseudo-Dionigi (De coel. hierar., VII-IX) e di s. Tommaso d'Aquino (Summa theol., [...] gerarchicamente distribuite (Corsini, 1962; Bussagli, 1991, pp. 36-37). Spiega infatti lo pseudo-Dionigi che dalla potenza di Dio derivano le potenze deiformi degli ordini angelici (De div. nom., VIII, 4, 480 D; PG, III, col. 902). Ma se da una ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] cercando l'ente in quanto ente ricerca "i principî e le cause degli esseri, s'intende in quanto sono". L'ente e l'uno sono gerarchia di esseri che del resto non contraddiceva al sistema aristotelico. Tommaso la rifà per suo conto: dagli angeli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una forte vocazione alla spiritualità rappresenta, da qualche decennio a questa parte, il filo conduttore [...] opere, dove sia gli organici strumentali che i gesti degli esecutori si inscrivono in un universo simbolico dominato dal ’Areopagita, più si sale nella gerarchiadegliangeli e meno parole si hanno a disposizione: l’angelo più alto ha una sola sillaba ...
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estetica
Rosario Assunto
Diciamo e. di D. tutto l'insieme delle concezioni sul bello e sull'arte enunciate da D. stesso, oppure operanti all'interno della sua produzione e ricostruibili in maniera esplicita [...] del sistema delle arti liberali in una sua fondazione metafisico-cosmologica che lo collega all'ordine dei cieli e alla gerarchiadegliangeli), come anche quella che noi diciamo tecnica, produttività fabbrile che dà forma a una materia: cioè l'arte ...
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ternaro
Andrea Mariani
Aggettivo sostantivato, col valore di " composto di tre parti "; è usato da D. in Pd XXVIII 105 e 115, per indicare una " gerarchia " di angeli, composta di tre cerchi o cori, [...] " conforme alla... loro simbolica qualità " (Del Lungo) " essi compirono, furono ab origine posti a chiudere la prima gerarchiadegliangeli, nella quale la divinità più si manifesta " (Casini-Barbi). Ma resta l'interpretazione del Contini (Il canto ...
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GERARCHIA (dal gr. γέρανος "governo, comando nelle cose sacre")
Umberto FRACASSINI
Guido ZANOBINI
La parola fu usata in origine dai canonisti per designare il complesso delle persone investite di comando [...] singoli ministri non può essere considerato di natura gerarchica, così la gerarchia ha inizio dai ministri e si estende, 24 seg.) e troni (Colossesi, I, 16), sono titoli degliangeli in genere, buoni o cattivi; la teologia posteriore li restrinse ai ...
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gerarchiaangelica (gerarcia)
Attilio Mellone
Nella tradizione cristiana l'ordinamento degliangeli comportava il raggruppamento in g. e in ordini o cori. D., oltre a vari accenni, se ne occupò di proposito [...] .
Bibl.- Citiamo gli studi più significativi, i quali però in maggioranza trattano quasi esclusivamente della fonte della scala gerarchicadegli ordini angelici presentata nel Convivio e nel Paradiso e della fonte del motivo della distinzione in tre ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] antica è lo pseudo-Dionigi Areopagita, che ne definì la gerarchia riconoscendone i tre ordini, ciascuno suddiviso in tre cori, onde . Gli altri cori sono assimilati nel tipo generico degliangeli. Gli Arcangeli nell’arte bizantina, e per influsso ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] rappresentazione; le figure vi sono presentate in proporzione gerarchica con l’imperatore che sovrasta tutti con la sua S. Croce (D. Gregorini e P. Passalacqua), di S. Maria degliAngeli (L. Vanvitelli), di S. Marco (F. Barigioni). Con Clemente XIII ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] essa un’importanza senza alcun rapporto con la loro posizione gerarchica.
La C. lottò contro l’eresia, non soltanto introduzione di figure come quella di Caronte, per la raffigurazione degliangeli senza ali ecc. Ma accanto a questa rigida posizione, ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...