Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 circa). Nella sua opera più famosa, gli Stratagemata Satanae, è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti tra le varie chiese cristiane.
Vita
Studiò legge ed esercitò la professione di avvocato e notaio a Ossana e a Trento. Fu poi, tra il 1550 e il 1553, alla corte di Vienna, e nel 1556 a Milano, nella ...
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Aconcio, Giacomo (latinizz. Acontius)
Aconcio, Giacomo
(latinizz. Acontius) Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 ca.). Fu avvocato e notaio a Ossana e a Trento; [...] tra il 1550 e il 1553 visse a Vienna, presso la corte, e nel 1556 a Milano. Fuggì per motivi religiosi a Zurigo e da qui a Basilea, dove, nel 1557, oltre a due scritti di propaganda evangelica, pubblicò ...
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Storico italiano della filosofia (Urbino 1923 - Firenze 2012). Il nucleo centrale dei suoi interessi è costituito dalla storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione ad [...] sulla metodologia della storiografia e della storia della scienza. Nel 2009 ha vinto il premio Balzan. Tra le opere: GiacomoAconcio (1952); Francesco Bacone: dalla magia alla scienza (1957; 2a ed. 1974); Clavis Universalis. Arti mnemoniche e logica ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Pier Paolo Vergerio il giovane e la sua apostasia, Roma 1925; E. Ruffini Avondo, Gli "Stratagemata Satanae" di GiacomoAconcio, in Rivista storica italiana, XLV (1928); F. Ruffini, Il giureconsulto chierese Matteo Gribaldi Mofa e Calvino, in Rivista ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] corretta con interventi puramente spirituali, e il cristianesimo è fatto di amore. Nei Satanae stratagemata del 1565 GiacomoAconcio rilevava che i persecutori, non gli eretici, sono ostinati, insofferenti di critica, mossi da ambizioni personali ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] alla Chiesa cattolica ma sono contrari anche alla trasformazione del movimento protestante in ‘istituzione’ giuridicamente tutelata (GiacomoAconcio, Mino Celsi, Gioachino Cluten, Giovanni Crell), la condanna degli eretici è contro la lettera e lo ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] intimi furono gli Amerbach di Basilea ed alcuni Italiani, come il romano Francesco Betti, legato a sua volta a GiacomoAconcio, col diplomatico Vincenzo Maggi, con l'antitrinitario Silvestro Teglio, con lo storico Giovanni Michele Bruto. Il B. fu ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] Charpentier, il suo avversario più temibile. Lo sostenne nella discussione più pacata con un altro teorico contemporaneo, GiacomoAconcio, che, nel De methodo (1558), aveva accolto alcune esigenze del ramismo, quali la sostanziale unicità del metodo ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] . 236-246.
41 Una stessa idea della degenerazione per ragioni ‘filologiche’ si ritrova anche in altri antitrinitari, come Aconcio (si veda GiacomoAconcio, Stratagematum Satanae libri VIII, a cura di G. Radetti, Firenze 1946, pp. 274 segg.), Servet e ...
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OCHINO, Bernardino
Miguel Gotor
OCHINO (Tommasini), Bernardino. – Nacque a Siena nel 1487, figlio del barbiere Domenico Tommasini.
Sulle origini del soprannome «Ochino» vigono da secoli le versioni [...] dal S. Uffizio di Roma nel corso del pontificato di Paolo IV. Ochino attribuiva a Morone idee tratte da GiacomoAconcio e Sebastiano Castellione perché il cuore dell’opera era rappresentato dalla difesa della libertà di pensiero in campo religioso ...
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